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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
Il team dell'Ulss 2 che ha
partecipato al BiG (Breakthrough in Gynaecologic
Oncology-Progressi in Ginecologia Oncologica), il convegno che
fa il punto su ricerca, diagnostica e trattamento dei tumori
ginecologici, tenutosi a Venezia il 7 e 8 ottobre scorsi, ha
vinto il titolo di "Best Medical Poster" con uno studio con
focus sui tumori dell'endometrio.
Alla sua terza edizione, BiG è l'evento dedicato ai
professionisti della ginecologia oncologica italiana in cui
quest'anno è stato introdotta la possibilità di presentare
abstract scientifici in tematiche di ricerca traslazionale,
oncologia medica e chirurgia ginecologica. "Studio real life:
carcinoma dell'endometrio stadi precoci I-II e avanzati III e IV
valutazione di Pole come fattore prognostico", presentato da
Nicolò Cavasin, diretto da Grazia Artioli, oncologa
dell'ospedale di Treviso, con la collaborazione di Enrico
Busato, direttore dell'Ostetricia e Ginecologia del Ca' Foncello
e del Dipartimento Materno Infantile dell'Ulss 2, e di Matteo
Fassan, direttore dell'Anatomia Patologica dell'Ulss 2, si è
aggiudicato il titolo.
Il team fa parte del Gruppo cooperativo nazionale "Mito" per
la cura dei tumori ginecologici e porta avanti questo studio di
cui l'Oncologia Medica del Ca' Foncello è Centro Coordinatore.
Lo studio verrà presentato anche all'Aiom (Associazione Italiana
di Oncologia Medica) nel mese di novembre. Obiettivo è stato
indagare in modo più preciso una tipologia particolare di tumore
dell'endometrio con alterazioni molecolari nel gene Pole. Se si
presentano queste mutazioni rare, circa il 6-8% di tutti i
tumori dell'endometrio, le pazienti non hanno necessità di
affrontare dopo la chirurgia né la radioterapia né la
chemioterapia: a volte questa buona prognosi contrasta con altre
alterazioni che invece peggiorano la prognosi di malattia.
"Il futuro dell'onco-ginecologia è la terapia di precisione -
dichiara il dg dell'Ulss2, Francesco Benazzi -. Come un sarto
crea un abito adatto al suo cliente, ginecologi e oncologi
cercano di creare la terapia su misura della loro paziente al
fine di migliorare i trattamenti proposti per una miglior
sopravvivenza e qualità di vita".
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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