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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
La sanità in Veneto eccelle negli
screening preventivi e nelle vaccinazioni, ma sconta troppi
accessi in "codice bianco", prima regione in Italia, che
intasano i pronto soccorso, ed è in fondo nella sperimentazione
della Farmacia dei servizi. Il panorama emerge dal Rapporto
civico 2024 redatto da Cittadinanzattiva sulle liste di attesa e
rinuncia alle cure in Italia, presentato oggi a Roma.
Per quanto riguarda gli screening oncologici, rispetto a un
dato nazionale di adesione del 55% delle donne target, il Veneto
è la seconda regione con il 76,7%; per lo screening
colorettale, su una media nazionale del 34% della popolazione il
Veneto è primo con il 64,2%. Tra gli screening neonatali estesi
Il Veneto rientra fra le 15 regioni che effettuano test anche
per la Sma.
In tema di screening il Veneto, grazie ai fondi per la
sperimentazione dei servizi, ha reso accessibili presso le
farmacie di comunità sei diversi tipi, compresi quelli per
l'ipertensione e per l'ipercolesterolemia, che non risultano
attivati con i fondi citati in altre Regioni. Le farmacie di
Veneto e Umbria presentano anche screening per il rischio
cardiovascolare.
In merito al rispetto dei tempi per gli interventi in classe
A per tumore alla mammella e alla prostata, il Veneto rientra
fra le regioni che presentano i risultati più soddisfacenti,
assieme a Toscana e Abruzzo, con numeri alti di prestazioni e di
rispetto dei tempi, pur a fronte di volumi differenti.
L'Indice di soddisfazione della domanda interna (Isdi) vede
la regione, con Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Provincia
di Trento, con un punteggio superiore a 1, dunque in grado di
soddisfare la domanda interna di cure, ma anche di attrarre
pazienti da altre regioni.
Fra gli altri indicatori esaminati nel Rapporto, quello sulla
copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base contro
polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse e Hib in Veneto
raggiunge il punteggio massimo, ovvero 100, assieme a Lombardia,
P.A. di Trento, Emilia-Romagna e Campania.
Per quanto riguarda la sperimentazione della "Farmacia dei
servizi", con dati aggiornati a luglio, quelle coinvolte in
Veneto sono il 34% del totale, poco sopra al minimo della
Calabria (25%). Le risorse economiche destinate alla
sperimentazione sono state distribuite principalmente tra le
Regioni a statuto ordinario, con fondi variabili, per il Veneto
2,3 milioni di euro.
Tra i servizi di telemedicina maggiormente attivati troviamo
ECG, Holter pressorio e Holter cardiaco, presenti in 13 Regioni,
ai quali il Veneto ha affiancato anche televisita e
telemonitoraggio.
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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