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La Diocesi di Lanciano porta i giovani a messa nella natura

La Diocesi di Lanciano porta i giovani a messa nella natura

Ogni domenica itinerario diverso con ragazzi scuole secondarie

LANCIANO, 15 giugno 2024, 19:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Diocesi di Lanciano porta i giovani ad ascoltare la messa in mezzo alla natura: domani, domenica 16 giugno, la comunità di ritroverà al promontorio dannunziano a San Vito Chietino. Alle 19 don Alessio, con il diacono Davide Cicolini, celebrerà la messa con gli studenti, ma aperta a tutti.
    "Con la fine dell'anno scolastico il gruppo della Cappellania lascia le quattro mura della Chiesa e celebra l'Eucaristia all'aperto, immergendosi nella bellezza e nelle criticità del creato" - dice Don Alessio Primante, cancelliere della Curia di Lanciano-Ortona e responsabile della Cappellania scolastica. Il progetto, nato due anni fa, riunisce le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie della diocesi, gli universitari, i docenti e tutte le persone che operano nel mondo della scuola che vogliono camminare in questa nuova forma di pastorale comunitaria, di uscire fuori dalla Chiesa e celebrare le messe all'aperto.
    "Siamo già stati alla Lecceta di Torino di Sangro e al bosco di don Venanzio a Pollutri - aggiunge don Alessio. Domani saremo al promontorio dannunziano: luoghi dove si ammirano le bellezze del creato, ma se ne scoprono anche le difficoltà. Il nostro intento è di uscire fuori, mettere in pratica il percorso intrapreso dalla Chiesa sinodale, in cammino comunitario, celebrare l'Eucaristia tra le mura del creato, mura spesso fragili. Tocchiamo punti nevralgici per poi sviluppare riflessioni costruttive che seguono i nostri ideali di pace, giustizia e custodia del creato".
    Domenica 23 giugno nuova esperienza alla fonte grande di Civitanova a Lanciano, altro luogo in perenne difficoltà tra erbacce e abbandono, poi a seguire al trabocco Turchino e alle sorgenti del fiume Arielli che pure soffre. "Ad agosto - chiude don Alessio - con alcuni ragazzi saremo una settimana al servizio del centro di accoglienza migranti di una comunità triestina: altra esperienza di vita importante".
   

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