(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Il metano è la fonte di alimentazione
più diffusa in Italia, sia per il riscaldamento (68%) che per la
produzione di acqua calda (69,2%). E' quanto emerge dal rapporto
Istat sui Consumi energetici delle famiglie nel 2021. Rispetto
al 2013 si registra un leggero calo delle fonti tradizionali e
non rinnovabili (metano, gasolio, GPL) a vantaggio di energia
elettrica e biomasse. I sistemi a energia elettrica
rappresentano l'8,5% per il riscaldamento e il 16% per l'acqua
calda. Le biomasse alimentano il 15% dei riscaldamento e il 5,5%
dell'acqua calda. Il solare ha un ruolo emergente per l'acqua
calda ma ancora residuale (1,4%).
L'Istat sottolinea inoltre come la metà delle famiglie
italiane (il 48,8%) disponga di un sistema di condizionamento;
la diffusione è sostenuta in tutte le aree del Paese: 51,2% nel
Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. Nei mesi caldi il
28,5% delle famiglie dotate di condizionamento accende il
sistema tutti i giorni o quasi (nei mesi caldi), il 35,3%
qualche giorno a settimana; un quarto delle famiglie (24,1%) lo
utilizza solo occasionalmente o non lo utilizza mai. In estate i
condizionatori sono accesi in media sei ore e 17 minuti al
giorno.
Le lampadine a risparmio energetico rappresentano la gran
parte (80,7%) delle lampadine presenti nelle abitazioni.
Nonostante non vengano più commercializzate, le lampadine
tradizionali coprono quindi ancora il restante 19,3%. (ANSA).