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Guterres, 'la moda può uccidere il pianeta'

Guterres, 'la moda può uccidere il pianeta'

Settore tessile causa ogni anno da 2 a 8% emissioni di gas serra

ROMA, 28 marzo 2025, 09:56

Redazione ANSA

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La moda può uccidere il pianeta. E' quanto ha denunciato il Segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres deplorando il disastroso impatto ambientale del settore tessile e descrivendo il settore della moda come "la punta di un iceberg tossico".
    "Se non acceleriamo i nostri interventi, vestirci alla moda potrebbe uccidere il pianeta", ha avvertito, puntando il dito contro un settore le cui pratiche minacciano la biodiversità, impoveriscono le risorse naturali e aggravano il cambiamento climatico. "Gli abiti vengono prodotti e scartati a un ritmo frenetico - ha sottolineato Guterres - spinti da modelli di business che danno priorità alla novità, alla velocità e all'usa e getta". Ogni secondo, l'equivalente della quantità di vestiti contenuta in un camion della spazzatura viene incenerito o smaltito in discarica. Il Segretario generale, in occasione della Giornata internazionale Rifiuti zero, che mira a promuovere modelli di produzione e consumo responsabili per garantire nessuno spreco di materiali e risorse, ha chiesto una profonda trasformazione dei nostri metodi di produzione e di consumo L'Onu stima, infatti, che il settore tessile sia responsabile ogni anno del 2-8% delle emissioni globali di gas serra, dell'utilizzo di 215.000 miliardi di litri d'acqua (l'equivalente di 86 milioni di piscine olimpioniche) e del 9% dell'inquinamento annuale degli oceani dovuto alle microplastiche.
    Ma il problema va ben oltre l'industria della moda. Ogni anno l'umanità produce più di due miliardi di tonnellate di rifiuti e a subirne le conseguenze sono spesso le popolazioni più vulnerabili. "Più di un miliardo di persone vive in baraccopoli e insediamenti urbani informali, dove la gestione dei rifiuti è inesistente e le malattie sono endemiche", ha sottolineato Guterres.
    Di fronte a questa situazione, il Segretario generale ha accolto con favore l'ascesa dei mercati della rivendita e l'impegno di alcune aziende verso l'economia circolare,. "La lotta contro i rifiuti riguarda tutti noi", ha insistito, invitando cittadini, produttori e decisori ad agire insieme.
   
   

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