Nei sette mesi in cui sarà in vigore
l'ora legale l'Italia risparmierà circa 220 milioni di euro
milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica
pari a circa 410 milioni di kWh che genererà, inoltre, un
rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione
di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica
in atmosfera. A fare i conti è Terna, la società che gestisce la
rete di trasmissione nazionale secondo la quale dal dal 2004 al
2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e
10,9 miliardi di kWh di elettricità
L'ora legale sarà in vigore da domenica 26 marzo, quando alle
due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta
minuti, e terminerà il 29 ottobre, con il ritorno all'ora
solare.
Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale
nel 2023 è calcolato considerando che il costo del kWh medio per
il 'cliente domestico tipo in tutela' (secondo i dati
dell'Arera) è, attualmente, pari a circa 53 centesimi di euro al
lordo delle imposte. I circa 410 milioni di kWh di minori
consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di
oltre 150 mila famiglie.
Dal 2004 al 2022, secondo l'analisi della società guidata da
Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per
l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa
10,9 miliardi di kWh.
I dati in tempo reale sull'esercizio del sistema elettrico
nazionale sono, inoltre, consultabili sull'app di Terna
disponibile sui principali store.
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