La sostenibilità è "l'unica strada, non solo per salvare il pianeta, ma anche per salvare le imprese e permettere loro di crescere ", secondo l'executive director di Csr Europe, la rete europea di imprese per la sostenibilità e la responsabilità aziendale, Stefan Crets. Crets è intervenuto con Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASviS,al primo appuntamento della nuova edizione di "Voci sul futuro", gli incontri in streaming realizzati da ANSA e ASviS in occasione del Festival dello sviluppo sostenibile e realizzati in collaborazione con A2A, dedicato al Futuro delle imprese.
Crets osserva che "se la leadership di un'impresa è molto concentrata sul breve termine, il rischio è che la competitività migliori a brevissimo termine ma peggiori nel lungo termine".
"Lo vediamo in molte aziende chimiche o del settore automobilistico.
Sappiamo benissimo quale tipo di motore sarà ammesso e quale no.
Se non ci si prepara oggi, nel giro di 5-10 anni si esce dal mercato- L'elemento leadership è fondamentale affiché la sostenibilità diventi competitività", dichiara.
"La trasparenza, la misurazione, il cambiamento interno e la collaborazione tra imprese sono le leve essenziali per accelerare il cambiamento verso la sostenibilità" e poi servono alleanze tra le aziende, i governi e la società civile, spiega.
"Il futuro del business - dichiara - è la collaborazione settoriale e intersettoriale lungo l'intera catena del valore per un impatto di sostenibilità forte e concreto sul campo".
Il direttore scientifico di Asvis, Enrico Giovannini, punta a una "nuova responsabilità sociale associativa delle imprese" per la sostenibilità. "Chi vuole andare in questa direzione, nel prossimo anno, deve far sentire la propria voce forte e chiara".
Giovannini sottolinea che "spesso il dibattito pubblico è orientato anche nelle associazioni da quelli che sono più indietro e chiedono protezione e di rinviare lo scontro con il mercato" visto che non tutte le imprese vanno nella stessa direzione, "alcune non hanno nessuna voglia di cambiare, alcune stanno resistendo e rischiano di uscire dal mercato. Per questo le leadership politiche sono così importanti".
L'ex ministro osserva che oggi "c'è molto rumore che distorce il dibattito". Per esempio, spiega, "tutti parlano della necessità di terre rare per le batterie delle auto elettriche" ma pochi sanno che il mondo digitale ha un’intensità di uso di terre rare molto maggiore e propone di fermare la digitalizzazione.
Crets rimarca in particolare l'importanza della collaborazione come elemento di accelerazione per la sostenibilità. "Le imprese devono collaborare molto di più. La sostenibilità e l’approccio alla sostenibilità sono un elemento pre-competitivo, bisogna condividere, imparare dagli altri" spiega citando come esempio la piattaforma europea per il settore automobilistico, Drive Sustainability, che coinvolge otto produttori. "Abbiamo bisogno di cobalto per le batterie dal Congo: non si può andare là da soli dalle società minerarie e chiedere più cobalto sostenibile. Queste cose si fanno insieme, bisogna stabilire delle norme, degli standard, bisogna impegnarsi con le società minerarie e coinvolgere i fornitori e gli interlocutori locali", osserva.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA