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Frattasi, 'AI alimenta minaccia cyber ma può essere arma difesa'
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In collaborazione con SEARCH ON MEDIA GROUP
'Lavorare con istituzioni e aziende per aumentare difesa'
Bruno Frattasi - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con SEARCH ON MEDIA GROUP
Il rapporto tra intelligenza artificiale e cybersecurity “è duplice, perché l’Ia oggi alimenta la minaccia, la rende più efficace purtroppo, quindi più pericolosa. Ma sappiamo che l’intelligenza artificiale può essere utilizzata anche come arma difensiva”. Lo ha detto all’ANSA Bruno Frattasi, direttore Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, a margine dell'AI Festival in corso a Milano. Per Frattasi occorre “fare un gioco di squadra insieme alle altre amministrazioni, alle istituzioni governative, ai centri di ricerca e a altre realtà per contrapporre alla minaccia portata dall'intelligenza artificiale la difesa, sempre alimentata dall'intelligenza artificiale”. Per Frattasi "la minaccia cyber è una minaccia in continua evoluzione, sia nei numeri che nella che nella qualità sia nella quantità che nella qualità. Quindi esiste la possibilità che domani registreremo un'altra forma" di attacchi "ma noi cerchiamo di lavorare con serenità a contrapporci a questa minaccia che non è grave dal punto di vista della compromissione del dato, perché non c'è compromissione del dato", ha aggiunto Frattasi riferendosi ai recenti episodi di frode attuati tramite l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale.
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