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ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Bologna University Business School
"C'è bisogno di persone che continuino a imparare a sognare, perché il metaverso e il digitale uccidono la creatività. A me non piace molto il digitale, mi piace più il fisico, il reale. Le materie Steam da sole ci inaridiscono, serve anche la dimensione umana. Bisogna imparare a vivere con gli altri, nel mondo fisico, non in quello virtuale, altrimenti, diventiamo degli automi". Lo ha detto il Ceo di Ferrari, Benedetto Vigna, nel corso dell'inaugurazioene del nuovo campus della Bologna Business School.
"Lo spirito critico non va mai consegnato nelle mani di società tecnologiche che possono farne un uso senza controllo - aggiunge Vigna - . Siamo degli esseri complessi, non complicati, e nella complessità bisogna capire che la differenza la fanno le emozioni. Un computer non ha emozioni, l'intelligenza artificiale non sarà mai emotiva. Se uno ambisce ad essere automa, diciamo, nega l'essenza più vera dell'essere umano".
"L'AI è una tecnologia e come tale va usata - chiarisce il numero di Ferrari - è a servizio dell'uomo, noi ci crediamo, la usiamo e la useremo sul fronte di classificazione dei documenti e di sharing delle informazioni. Ma serve un buon bilanciamento tra Steam e human". Quindi, sprona Vigna, occorre "capire le emozioni" nel mondo reale, "altrimenti diventiamo degli automi.
Nessuno più conosce a memoria i numeri di telefono", ad esempio.
ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Bologna University Business School
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