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ANSAcom - In collaborazione con Autopromontec
Con non poca soddisfazione Renzio Servadei, ceo di Promote che è l'organizzatore dell'evento Autopromotec, ha concluso la serie di incontri - denominati Autopromotec Talks - che erano iniziati lo scorso anno con il preciso obiettivo di accompagnare con approfondimenti mirati e di grande attualità il cammino verso l'evento del 21-24 maggio.
"Finalmente ci siamo - ha detto Servadei nel suo intervento nella prestigiosa sede dell'ACI Milano - ed anche se mancano tre mesi siamo nel pieno del lavoro. Ci aspettano 1.500 espositori che occuperanno 150.000 metri quadri nel quartiere fieristico di Bologna".
Per Servadei Autopromotec 2025 sarà una "vera kermesse di tecnologia dove si potrà vedere tutto quello che serve per mantenere l'auto in perfetta efficienza, per scoprire l'auto del futuro, quella che sempre più connessa e che inquina sempre di meno".
"Rispetto ad altre manifestazioni il nostro evento - ha ricordato il ceo di Promotec - ha una caratteristica unica, il fatto di abbracciare tutti i settori interessati come attrezzature, componenti, ricambi, software, pneumatici, lubrificanti, carburanti, nuove tecnologie. Quindi praticamente tutto ciò che serve per costruire un'auto, per ripararle e per manutenerla".
Nel ricordare che Autopromotec 2025 è praticamente sold out, Servadei ha detto che al momento "è difficile dire quale settore tira di più, perché in realtà stanno andando bene tutti quanti.
C'è una grande crisi nel settore automotive, ma nell'autoriparazione si lavora ancora".
L'incontro che ha concluso la serie degli Autopromotec Talks è stata anche l'occasione per far conoscere - come era avvenuto nei precedenti - alcune delle più interessanti realtà del settore. "Non tutti sanno - ha ribadito Servadei - che noi italiani siamo leader mondiali in diversi ambiti del settore diagnosi, manutenzione e riparazioni. E' delle attrezzature per autofficine, dove ci sono interi distretti industriali vocati a questo tipo di attività".
La nostra eccellenza è confermata, per il ceo di Promotec, dal fatto che ci sono "aziende internazionali che vengono a produrre in Italia, perché abbiamo una tecnologia a un livello tecnologico, sia per la ricerca, che per quanto riguarda maestranze, professionalità ed esperienza. Valori unici al mondo".
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