L'arte contemporanea non è solo
prerogativa di esperti cultori del genere, ma è una esperienza
che può coinvolgere tutti coloro che ritengono di trarne un
giovamento interiore. Un interesse verso l'arte in senso lato
che riguarda sia quella conservata nei musei che tutte quelle
espressioni che offrono un punto di vista originale sul mondo
anche da un minuscolo luogo nel pianeta. Seoul non è poi un
posto così piccolo, ma lo è il salotto di una casa nella
capitale della Corea del Sud.
E' qui che si sviluppa ArtCaffè, un art-talk mensile in cui
gli artisti provenienti non solo dall'est asiatico, presentano
il loro lavoro a un pubblico diversificato tra una esposizione,
una conversazione e una fetta di torta preparata dalla padrona
di casa Raffaella Gallo, 48 anni di Ceva, in Piemonte.
Dopo gli studi di ingegneria e una decina di anni passati al
lavoro nel settore automobilistico, si è trasferita a Pechino
interessandosi all'arte contemporanea, acquistando diverse opere
per la casa e aprendo un primo focus sull'arte contemporanea.
Nel 2012 nasce ArtCaffè, una piattaforma multiculturale che nel
salotto di casa, trasformato in galleria, coinvolge una volta al
mese artisti emergenti e affermati con gli appassionati non
strettamente legati al mondo dell'arte. "Una porta d'ingresso
per le persone che vogliono iniziare ad avvicinarsi all'arte
contemporanea", racconta all'ANSA la stessa Gallo, che in questi
anni tra Shanghai e Seoul ha ospitato il venerdì di ogni mese 90
artisti provenienti da 20 Paesi presentandoli a un pubblico che
arriva da più di 70 nazioni diverse. Tra quelli più conosciuti i
coreani Lee Bae e Dew Kim, l'olandese Erwin Olaf, la cinese Pixy
Liao, la tailandese Joyce Ho, la statunitense Tracey Snelling e
gli italiani Giovanni Ozzola e Aldo Cibic.
ArtCafè conta oggi 15 connecting nodes in tre continenti tra
Usa, Europa e Asia, incluso uno in Piemonte dove nella città di
nascita di Gallo, Ceva, attraverso un bando europeo verrà
realizzata una vera e propria sala che ospiterà diversi eventi
ai quali sarà anche possibile partecipare in streaming o su
instagram artcaffe_byraffaellagallo.
"Il mio progetto è consolidare il network di ArtCaffè e
svilupparlo come hub internazionale, con l'attivazione di
connecting nodes da tutto mondo - spiega - queste connessioni
ospitano a loro volta il pubblico nel loro salotto di casa
utilizzando la piattaforma on line tramite cui la comunità
dispersa in tutto il mondo partecipa interattivamente
all'evento. I connecting nodes hanno inoltre l'opportunità di
proporre artisti da inserire nel programma, diventando
co-hosts".
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