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ANSAcom - In collaborazione con Regione Valle d’Aosta
Il ritrovamento della Marmotta del Lyskamm, la più antica mummia naturale d’Italia, apre a nuove prospettive per il Museo regionale di Scienze naturali Efisio Noussan. “La Marmotta del Lyskamm dà l’occasione per rilanciare l’offerta del museo, che stando agli ultimi dati può contare su 52 mila presenze, a cui bisogna sommare anche le scolaresche, arrivando così quasi a 60 mila – dice Davide Sapinet, assessore alle Opere pubbliche, territorio e ambiente –. In questi due anni, il mondo scientifico ha lavorato per studiare il reperto e, in parallelo, la politica ha cercato di fare la sua parte, trovando il posto giusto per collocare e valorizzare questo esemplare. Questa è una nuova opportunità che arrivare dal ghiacciaio del Lyskamm e l’obiettivo è anche quello di creare un legame sempre più forte con il sito in cui la marmotta è stata trovata”. Questo ritrovamento “potrà portare delle novità interessanti nei confronti non solo delle visite turistiche, ma anche di quelle scientifiche” dice il Presidente della Regione, Renzo Testolin.
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