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Approvati sette documenti al G7 Privacy, IA al centro

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In collaborazione con Garante per la protezione dei dati personali

Stanzione: "Paesi accomunati dall'idea di una società libera"

Roma, 11 ottobre 2024, 18:18

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Approvati sette documenti al G7 Privacy, IA al centro - RIPRODUZIONE RISERVATA

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ANSAcom - In collaborazione con Garante per la protezione dei dati personali

Volge al termine la tre giorni del G7 dei Garanti Privacy. “L'esito dei lavori è andato oltre ogni aspettativa – ha dichiarato all'ANSA il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, al termine dell'ultimo incontro a palazzo Poli, a Roma -. I Paesi del G7 hanno ordinamenti e prospettive diverse, però sono accomunati da un insieme di principi e di regolamenti che convergono verso l'idea di una società libera, democratica, e su questo abbiamo trovato un ampio accordo”. Per quanto riguarda l'IA, l'idea è quella "non di ostacolarla, ma di accompagnarla nella sua evoluzione in una struttura che sia antropocentrica, dunque vale a dire rispettosa della centralità della persona", ha spiegato. “Abbiamo portato in approvazione ben sette documenti, tutti condivisi all'unanimità dai sette grandi”, ha aggiunto la vicepresidente, Ginevra Cerrina Feroni, “abbiamo affrontato il tema del trasferimento dei dati transfrontalieri, quello delle tecnologie emergenti”, ma anche l'“enforcement”. Poi, ha proseguito: “abbiamo approvato, ed è stata una grande innovazione, un documento sull'intelligenza artificiale applicato al mondo dei minori”. “Con i colleghi del G7 – ha dichiarato Agostino Ghiglia, componente del Garante - abbiamo incrementato notevolmente le proposte di collaborazione per garantire una circolazione del dato sempre più libera sempre più alla portata delle aziende, soprattutto per semplificare loro la vita”. Per quanto riguarda le tecnologie emergenti, che spesso “corrono più della regolamentazione”, come ha commentato Guido Scorza, anche lui componente del Garante, l'age verification è una di quelle su cui si è spinto di più, in quanto “esistono dei servizi che semplicemente devono essere inaccessibili ai bambini perché non alla loro portata”. Il tavolo dedicato alla cooperazione, presieduto dal segretario generale del Garante, Fabio Mattei, si è concluso con un messaggio “di rafforzamento della collaborazione e della cooperazione – ha concluso Mattei – nella logica della tutela della persona umana nel suo rapporto con la tecnologia”.

Le Autorità di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme al Comitato europeo della protezione dei dati (Edpb) e al Garante europeo della protezione dei dati (Edps), "hanno convenuto sull’importanza di adottare garanzie adeguate per i minori nello sviluppo e nell’uso dell’intelligenza artificiale" e "ribadito l’esigenza che la progettazione di tali tecnologie, ancor prima dell’uso, sia tale da porle davvero al servizio dell’uomo. Nel corso del dibattito è stata poi sottolineata la necessità di adottare politiche sull’innovazione che comprendano anche un’adeguata educazione digitale". Lo si legge nel comunicato conclusivo del Garante per la protezione dei dati personali. "Il ruolo delle Autorità nella regolamentazione dell’IA è stato ritenuto determinante al fine di garantirne l’affidabilità - prosegue la nota -. È stato, infatti, sottolineato come esse dispongano di competenze, oltre che dell’indipendenza necessarie ad assicurare garanzie indispensabili per governare un fenomeno così complesso. Si è, pertanto, concordato sull’opportunità di esprimere ai Governi l’auspicio del riconoscimento di un ruolo adeguato alle Autorità di protezione dei dati nel sistema complessivo di governance dell’IA". "I Garanti, inoltre, hanno deciso di svolgere un monitoraggio sugli sviluppi legislativi dell’IA e il ruolo delle Autorità privacy all’interno delle giurisdizioni coinvolte - continua -. Questo, come altri obiettivi, sono contenuti nell’Action Plan, il documento che guarda al futuro del G7 stabilendone i propositi e le aree tematiche che saranno oggetto dei lavori del prossimo anno. Molto utile si è rivelato anche il confronto tra gli ordinamenti dei diversi Paesi sul tema della libera circolazione dei dati, che rappresenta un importante elemento di sviluppo e progresso anche economico e sociale". Il prossimo appuntamento sarà il G7 Privacy 2025, che sarà ospitato dall’Autorità canadese.

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