/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Italiani bocciati in educazione finanziaria, 12% è analfabeta

ANSAcom

Italiani bocciati in educazione finanziaria, 12% è analfabeta

ANSAcom

In collaborazione con Generali Italia

L'Edufin Index di Alleanza Assicurazioni, male donne e giovani

ROMA, 30 ottobre 2024, 17:32

ANSAcom

ANSACheck

Italiani bocciati in educazione finanziaria, 12% è analfabeta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Italiani bocciati in educazione finanziaria, 12% è analfabeta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Italiani bocciati in educazione finanziaria, 12% è analfabeta - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Generali Italia

 

Oltre un italiano su dieci, il 12%, è del tutto "analfabeta" su finanza e assicurazioni e solo il 40% raggiunge la sufficienza. La maggioranza finisce bocciata, alla luce dell'Edufin Index realizzato da Alleanza Assicurazioni, Compagnia di Generali Italia, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e Sda Bocconi.

   Il livello di conoscenza finanziaria e assicurativa è ancora insufficiente, e in media pari a 56 in una scala da zero a cento. E difficoltà ancora maggiori riguardano le donne, con risultati inferiori rispetto agli uomini di cinque punti,  gli abitanti del Sud e i giovanissimi, tra 18 e 25 anni.

    Le donne, quando sono in coppia, hanno meno voce rispetto ai loro compagni sulle decisioni finanziarie persiono quando sono loro le principali percettrici di reddito. Una situazione di fragilità che rischia di esporle anche alla violenza economica. Invece per le single non c'è nessun gender gap rispetto agli uomini.

    Nel 2023 la corsa di inflazione, tassi e mutui aveva portato a una forte crescita delle persone che si interessavano a questi temi ed erano aumenti di sette punti quanti raggiungevano una conoscenza almeno sufficiente, fino al 41%, ora la situazione si è stabilizzata. Un nuovo impulso potrebbe arrivare dall'insegnamento dell'educazione finanziaria fin dalla scuola primaria previsto già per quest'anno, all'interno dei programmi di educazione civica. Una novità giudicata favorevolmente da due insegnati su tre e otto genitori su 10.

   "È un' iniziativa che è partita  e che va migliorata, accentuata e potenziata", ha dichiarato la sottosegretaria all'istruzione, Paola Frassinetti, alla presentazione dell'osservatorio. 

   “L’educazione finanziaria e assicurativa incide in maniera determinante sul benessere e l’equità sociale del Paese", ha dichiarato il ceo di Alleanza Assicurazioni e country chief marketing & product officer di Generali Italia, Davide Passero, che ha chiamato a "un’azione corale da parte di operatori privati, istituzioni e associazioni" e sottolineato il ruolo fondamentale delle consulenti.  

   "Sono il 50% della nostra organizzazione e rappresentano il 'role model' per altre donne promosso nel progetto Donne che parlano alle donne di denaro”, ha spiegato raccontando che negli ultimi anni ci sono stati oltre 6 mila eventi a cui hanno partecipato più di 380 mila persone.

   Un'altra idea è stata presentata dalla head of country sustainability e corporate social responsibility di Generali Italia, Barbara Lucini ed è quella di seguire Paesi come la Francia che hanno reso obbligatoria l'apertura di un conto corrente a proprio nome per ricevere lo stipendio "Questo ha dimostrato senza ombra di dubbio - ha detto Lucini - delle ricadute positive in termini di gender equality e di autonomia finanziaria"

   Il rettore dell'Università Bocconi, Francesco Billari, ha definito "un problema importante" il basso livello di educazione finanziaria dei giovani. "L'Italia è indietro, per fortuna stiamo iniziando a fare qualcosa nelle scuole, e abbiamo le famiglie che cercano di sostituire dove la scuola non è intervenuta, ma siamo in una situazione che deve essere risolta al più presto", ha dichiarato Billari. 

ANSAcom - In collaborazione con Generali Italia

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza