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Nobel Card, il tech richiede nuove competenze mirate

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Nobel Card, il tech richiede nuove competenze mirate

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In collaborazione con Intesa Sanpaolo

'Ma è presto per capire quali professioni sostituirà l'AI'

Torino, 31 maggio 2024, 20:11

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David Card - RIPRODUZIONE RISERVATA

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David Card - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo

È ancora presto per conoscere le professioni che l'intelligenza artificiale, che sta prendendo sempre più piede nel mondo del lavoro, potranno essere sostituite. Mentre il rischio concreto è che le limitazioni negli accessi alle facoltà universitarie, quelle pubbliche in particolare, in ambito tecnologico creino disuguaglianze sociali e di genere. Questo è quanto emerge dalla lectio magistralis che David Card, premio Nobel per l'economia 2021, ha tenuto nell'aula magna del Grattacielo Intesa Sanpaolo, a Torino, nell'ambito del Festival Internazionale dell'Economia. Tema della lezione 'Il boom del tech'. 

Aula gremita, soprattutto da giovani venuti ad ascoltate l'economista di origini canadesi sulla crescita della domanda sul mercato del lavoro di competenze tecnologiche. A introdurre Card il capo economista di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice e Tito Boeri, direttore scientifico del Festival. “Dobbiamo imparare a entrare in contatto con i supercalcolatori, che sono le nuove tecnologie dell'intelligenza artificiale – ha spiegato Boeri – In Italia sette italiani su dieci sanno cos'è chatGpt. Quindi il ritmo dello sviluppo di queste tecnologie è rapido e dobbiamo imparare a interagirci”.

Al momento però, come sostenuto da David Card è ancora presto per sapere quali professioni rischiano di essere rimpiazzate dall'intelligenza artificiale. Qualche ipotesi però c'è già: "Non ci sono certezze, ma probabilmente alcuni lavori di 'back office' nel settore legale - ha spiegato il premio Nobel - anche l'ambito di programmazione informatica e l'assistenza clienti, ovvero 'customer service', potrebbero vedere dei cambiamenti". 

Ma il mercato vero è quello delle grandi aziende che lavorano su internet con i prodotti tech. Card ha fatto l'esempio delle cinque big che dominano in questo momento l'economia mondiale: Google, Apple, Meta, Microsoft e Amazon. "Queste aziende hanno raggiunto in pochi anni un fatturato pari al pil dell'Italia e hanno sempre più bisogno", evidenzia il Nobel, di "lavoratori con competenze tecnologiche mirate": "L'e-commerce ha bisogno di assumere molte più persone - continua -  Le competenze tecnologiche sono aumentate esponenzialmente dal dieci anni a oggi, ma. ne servono sempre di più". In questo panorama, come viene riportato dalle statistiche citate  dall'economista canadese sono i laureati nelle facoltà umanistiche.

In termine di crescita di salari a guadagnare di più sono i giovanissimi laureati, tra i 24 e i 25 anni,  triennali con competenze informatiche. Ma, vista la domanda, anche questi sono insufficienti. Inoltre, spiega Card "le limitazioni negli accessi alle facoltà scientifiche delle università pubbliche, creano una grave carenza di lavoratori", causando così "disuguaglianze economiche, un gap di genere" obbligando certi Paesi a importare cervelli dall'estero. 

D'altro canto ci sono nazioni in cui i neo laureati in queste materie sono cresciuti molto "come nei Paesi Baltici, Israele e in Finlandia", ricorda Card, che ricorda che gli Stati Uniti rimangono nella media mondiale.

ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo

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