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ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo
Nel 2023 i valori esportati in totale da Lazio e Abruzzo hanno raggiunto i 39,2 miliardi di euro, il 40% in più rispetto al 2016 (+48,3% il Lazio, +23,3% l’Abruzzo). Un elevato contributo viene dal Lazio (oltre 29 miliardi di euro) dove il primo settore per vendite all’estero è la farmaceutica, seguito da chimica, metallurgia, aerospazio, agroalimentare e sistema moda. Le esportazioni dell’Abruzzo hanno invece superato i 10 miliardi di euro, con un peso importante del settore automotive, seguito da farmaceutica, agro-alimentare, meccanica e sistema moda. Inoltre anche nel primo semestre del 2024 le esportazioni delle due regioni, a cui le pmi danno un'importante spinta, hanno mostrato un buon tasso di crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 (+6,7% il Lazio, +2,1% Abruzzo) in controtendenza rispetto alla media italiana (-1,1% tendenziale).
Sono i dati diffusi da Intesa Sanpaolo in occasione della tappa romana di 'Imprese Vincenti', il programma del primo gruppo bancario italiano dedicato alla valorizzazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale e del Made in Italy. Dall'industria alla moda, dalla meccanica al turismo all'architettura, spaziano in vari settori ma puntano tutte ad azioni indirizzate verso i filoni progettuali del Pnrr e di Transizione 5.0, le 10 pmi di Lazio e Abruzzo protagoniste del nono incontro tra i 15 previsti in tutta Italia nella quinta edizione del tour, realizzato in collaborazione con Visa.
Nel roadshow 150 'imprese vincenti' - su circa 4.000 candidature - si raccontano dopo essere state selezionate per aver attivato progetti o raggiunto risultati significativi in valore economico e impatto sociale, innovazione e ricerca, transizione digitale ed ecologica, export e internazionalizzazione, passaggio generazionale e consolidamento dimensionale, formazione e welfare. Le 10 imprese celebrate a Roma sono Ab Tunneling, fondata a Pomezia (Roma) per il settore industria, Bruzziches Brothers di Caprarola (Viterbo) e C.S. Emergenza di Manoppello (Pescara) per il settore moda e abbigliamento, Cimas ha radici 'romane' e Group Atp di Roma per il settore meccanica, Comec Innovative di Chieti per il settore servizi energetici, Eurocomitalia di Sezze (Latina) e Las Mobili di Tortoreto (Chieti) per il settore architettura e design, Pomilio Blumm di Pescara per il settore servizi alle aziende, Xenia di Guardagriele (Chieti) per il settore turismo.
"Le aziende protagoniste a Roma sono l’esempio dell’eccellenza imprenditoriale del Paese" commenta Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo. La tappa romana, prosegue, "è dedicata alle aziende laziali e abruzzesi che hanno saputo cogliere nuovi stimoli e avviato percorsi in logica ESG, elementi distintivi e coerenti con una nuova vocazione che genera sviluppo economico e sociale". Secondo l'analisi curata dal Research Department Intesa Sanpaolo, la forte ripresa degli investimenti, che tra il 2016 e il 2023 ha registrato in Italia un aumento pari al 35,7% a prezzi costanti, ha raggiunto un +39,2% per il Lazio, e un +28,4% per l'Abruzzo.
Dal canto loro, le imprese manifatturiere hanno le risorse per continuare a investire in tecnologia e in transizione green, visto che ultimi anni si è rafforzata la struttura patrimoniale: tra le imprese manifatturiere dei territori della direzione regionale il patrimonio netto in percentuale del passivo si colloca al 29% in Abruzzo e al 25% nel Lazio, valori più elevati rispetto a quelli osservati a inizio anni Duemila, anche se inferiori alla media italiana. Inoltre, nel post-pandemia le disponibilità liquide nell’attivo, cuscinetto contro i rischi e risorse per investire, sono aumentate notevolmente: nel Lazio si attestano al 9%, in Abruzzo all’8%. I ritorni degli investimenti in sostenibilità e in tecnologia - sempre secondo l'analisi di Intesa Sanpaolo - sono rilevanti.
Tra le imprese manifatturiere di Lazio e Abruzzo a più elevata marginalità unitaria, la quota di aziende che utilizza impianti di autoproduzione di energia è più alta e pari al 16,4%; nel resto del tessuto produttivo ci si ferma al 9,6%. Per affrontare le sfide tecnologica e green va però risolto il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: ad agosto la quota di posizioni ricercate di difficile reperimento era superiore al 40% nel Lazio e ad oltre il 50% in Abruzzo.
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