/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Pescopagano la riabilitazione dei feriti ucraini della guerra

A Pescopagano la riabilitazione dei feriti ucraini della guerra

Dal 20 settembre nell'ospedale 'San Francesco di Paola'

POTENZA, 18 settembre 2024, 15:53

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

All'ospedale "San Francesco di Paola" di Pescopagano (Potenza), venerdì prossimo, 20 settembre, prenderà il via il percorso riabilitativo per i feriti della guerra ucraino-russa. Ne ha dato notizia l'ufficio stampa dell'Azienda ospedaliera regionale San Carlo. Nel comunicato è specificato che "il primo gruppo di ucraini, giunti in Basilicata per la riabilitazione a seguito di ferite riportate nel conflitto, sarà accolto nel Centro di Pescopagano, afferente all'Aor San Carlo".
    Il direttore generale, Giuseppe Spera, ha evidenziato che "dopo la presentazione avvenuta nello scorso mese di aprile, alla presenza del ministro della Salute, il protocollo di intesa tra la nostra Azienda e l'ospedale di Leopoli, può avviare compiutamente la sua fase operativa".
    Spera ha espresso un ringraziamento "a tutti gli attori che hanno preso parte all'accordo che ha sostanzialmente aperto un corridoio umanitario e medico finalizzato alle attività assistenziali per i feriti di guerra. Dal comune di Pescopagano, pronto a fornire l'accoglienza e il supporto logistico ai pazienti, ai loro familiari e al personale medico dell'azienda sanitaria territoriale di Leopoli, alla 5P Europe Foundation che, con il protocollo, ha rafforzato l'iniziativa congiunta avviata nell'agosto 2023, con il supporto del ministero della Salute italiano, tra il centro riabilitativo Unbroken, che è un progetto dell'azienda sanitaria territoriale di Leopoli, 'Ospedale clinico polispecialistico per metodi intensivi di trattamento e assistenza medica di emergenza', e altre organizzazioni non governative nella regione di Lviv per fornire assistenza ai feriti della guerra ucraino-russa. Un motivo in più - ha concluso il direttore generale - per essere orgogliosi della nostra Azienda e del suo ospedale di Pescopagano, designato quale sede per la riabilitazione di alto livello e incluso nella rete degli altri centri italiani specializzati in protesizzazione".
    Per l'assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, "la Basilicata dimostra il proprio impegno nel supportare i cittadini ucraini colpiti dalla guerra attraverso un percorso di riabilitazione completo e integrato. Non solo assistenza medica, dunque, ma anche supporto psicologico e inclusione sociale nel solco di una solidarietà concreta che la nostra regione ha sempre dimostrato fin dall'inizio del conflitto. E' un valido esempio di sostegno e cooperazione - ha concluso Latronico - alimentato dalla grande sensibilità dei lucani".
    "Questo progetto - ha evidenziato il sindaco di Pescopagano, Francesco Ambrosini - rappresenta un impegno concreto verso la solidarietà e la giustizia e riflette i valori più alti della nostra comunità, quali il rispetto per la dignità umana e il sostegno a chi ha sofferto le conseguenze più tragiche dei conflitti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza