E' sempre la richiesta di riaprire
il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di
lavoro, fermo dal mese di gennaio, al centro della protesta dei
sindacati dei metalmeccanici, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, che si
sono riuniti stamani, a Potenza, come in altre piazze d'Italia,
in un presidio nella piazza antistante il Municipio.
"E' la terza volta che ci vediamo costretti a indire otto ore
di sciopero - ha detto il segretario regionale della Fim,
Gerardo Evangelista - perché Federmeccanica entri nel merito
della piattaforma che è stata votata dai lavoratori. Chiediamo
partecipazione e discussione perché ci troviamo in una
situazione delicata". "Federmeccanica - ha aggiunto la
segretaria della Fiom Cgil, Giorgia Calamita - deve rendersi
conto dell'importanza dei lavoratori a cui vanno riconosciuti,
salario, occupazione, condizioni di lavoro e sicurezza". "Uno
sblocco della situazione - ha concluso il segretario lucano
della Uilm, Marco Lomio - potrà avvenire solo aumentando la
protesta. Se siamo arrivati a 24 ore di sciopero è perché i
lavoratori sono allo stremo e i sindacati non hanno certo
intenzione di fermare una protesta giusta e dignitosa per
aumentare salari che negli ultimi tre anni hanno perso l'otto
per cento e sono i più bassi d'Europa".
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