"Noi dobbiamo inginocchiarci
davanti a Liliana Segre e, rispetto alla sua paura che la Shoah
non sarà più ricordata, noi dobbiamo prendere l'impegno a che
faremo di tutto per tenere vivo il ricordo dei valori che le
hanno consentito di sopravvivere a quella tragedia". E' il
messaggio che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De
Luca, ha rivolto alla senatrice a vita, Liliana Segre, al
termine del suo intervento alla cerimonia, promossa dalla
Prefettura di Napoli, in occasione della Giornata della Memoria.
"Subito dopo la fine della guerra - ha detto ancora De Luca -
la parola d'ordine era 'mai più', ma nel corso dei decenni gli
anticorpi e la memoria hanno finito quasi per dileguarsi, per
consumarsi e così oggi assistiamo a episodi vergognosi, a
manifestazioni di centinaia di giovani che a Roma si incontrano
e propongono saluti fascisti e ad alte autorità istituzionali
che rivendicano con orgoglio di tenere in casa il busto di
Mussolini". De Luca, nel sottolineare che "il fascismo e
l'antisemitismo sono cose serie che vanno combattute", ha
affermato che è necessario interrogarsi rispetto al fatto che
"oggi ci sono centinaia di migliaia di giovani che in tutto il
mondo manifestano contro gli ebrei: sta succedendo qualcosa di
terribile, dobbiamo capire e fare di tutto per rispondere, per
reagire. Se vogliamo parlare un linguaggio di verità dobbiamo
dirci che la Notte dei cristalli è lontana, il rastrellamento
nel ghetto di Roma è lontano, perfino le immagini di Auschwitz
sono lontane, ma sono vicine e davanti a noi le immagini dei
bambini morti di freddo a Gaza". De Luca ha parlato di
"situazione maledettamente difficile" evidenziando che "siamo
qui per ribadire che la Shoah è l'episodio storico di barbarie
irripetibile, che non ha paragone con nessun episodio nel mondo,
siamo qui per ribadire che quello che abbiamo conosciuto nella
Shoah era la disumanizzazione, la guerra che determinava la
perdita dei confini tra l'umano e il bestiale. Non c'è paragone
con quanto accaduto allora, ma così come siamo impegnati a
coltivare quella memoria, siamo impegnati a venire all'oggi, a
eliminare le cause del riproporsi di un antisemitismo che
dobbiamo combattere con tutte le nostre forze".
"Dobbiamo affrontare le cause del nuovo antisemitismo. Il
danno che sta procurando il Governo Netanyahu è immenso, ma
dobbiamo ricordare a tutti, e non è facile, che Israele non è
Netanyahu, che Israele è un popolo di grande civiltà, ma
dobbiamo anche sapere che quello che sta succedendo oggi a Gaza
produrrà decine di migliaia di nuovi potenziali terroristi", ha
proseguito De Luca, che, facendo riferimento ai fatti del 7
ottobre 2023, ha aggiunto: "Hamas ha dato vita a un atto di
barbarie perché chi rapisce esseri umani è un barbaro, non ha
giustificazioni, ma la forza della democrazia è la capacità di
rispondere all'inciviltà del delitto con la civiltà del diritto:
se hai 50mila morti, inevitabilmente nei prossimi anni avrai
decine di migliaia di giovani adolescenti che penseranno alla
vendetta e non alla convivenza". "Noi dall'esterno - ha
proseguito il Governatore campano - dobbiamo creare le
condizioni per avviarci lentamente a che si possa realizzare la
possibilità per la costituzione di due Stati e due popoli, da
soli quei popoli non ce la faranno". Da De Luca un auspicio: "La
comunità internazionale voglia assumersi questa responsabilità
perché altrimenti, fra pochi anni, avremo il ripetersi della
tragedia e l'estensione in tutto il mondo occidentale di una
nuova ondata di antisemitismo, e sarà davvero una tragedia. Ed è
una vergogna che oggi un signore, il più ricco del mondo, stia
incoraggiando i neonazisti tedeschi ad andare avanti".
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