La città di Napoli ha ricordato la
Giornata della Memoria con cerimonie che si sono svolte in
diversi luoghi con la deposizione di corone in memoria delle
vittime napoletane dell'Olocausto. Prima tappa via Luciana
Pacifici, al Borgo Orefici, strada intitolata alla vittima più
piccola, appena pochi mesi, per poi spostarsi in piazza Borsa
dove sono apposte alcune pietre di inciampo.
"Oggi ricordiamo una pagina terribile dell'umanità - ha detto
il sindaco, Gaetano Manfredi - e testimoniamo la nostra
vicinanza alla comunità ebraica e la lotta contro tutte le forme
di antisemitismo. In questo momento è fondamentale che ci siano
unità e pacificazione e che si lavori tutti insieme per un
futuro di pace. C'è il nostro impegno a che i principi della
tolleranza e della fratellanza siano alla base della nostra
città che è sempre stata accogliente e faremo di tutto perché la
comunità ebraica si possa sentire sicura".
Alle cerimonie hanno partecipato, tra gli altri, i
rappresentanti della comunità ebraica, il rettore
dell'Università Federico II, Matteo Lorito, esponenti del mondo
sindacale e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha
affermato: "Il sangue innocente di Luciana Pacifici sia da
monito. Napoli ha dimostrato di avere gli anticorpi e noi
vogliamo essere qui per accompagnare questo processo perché il
dovere della memoria sia nella coscienza di ognuno per diventare
coscienza collettiva".
"Questa è una giornata di ricordo, ma anche di presente e di
futuro. Ricordiamo la più grande tragedia della nostra storia,
una tragedia che ha colpito i valori fondanti dell'umanità, una
tragedia che sembra lontana ma che invece è ancora presente e
che può ripetersi", ha poi detto Manfredi nel suo intervento
alla cerimonia organizzata dalla Prefettura nel Teatro San
Carlo, che ha visto la partecipazione delle scolaresche. "È
fondamentale che i giovani ascoltino queste storie - ha
affermato - per difendere i valori di pace e tolleranza che sono
e devono essere alla base della convivenza civile perché non
dobbiamo dimenticare che la Shoah si è alimentata
nell'indifferenza e nel sostegno di larga parte della
popolazione e dunque, per contrastare simili eventi, è di
fondamentale importanza che la società civile sia vigile e
presente, perché non basta l'impegno solo delle istituzioni".
Manfredi ha ricordato come la città di Napoli sia "fortemente
democratica e nella sua storia ha tanti anticorpi. Tutti
dobbiamo impegnarci affinché la storia sia grande guida per il
presente e per il futuro. Il nostro pensiero va alle vittime di
questa tragedia e alla comunità ebraica".
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