Il Napoli si ferma anche a Como. Dopo
tre pareggi consecutivi, al Sinigaglia la squadra di Antonio
Conte trova la prima sconfitta del 2025 e chiude un mese di
febbraio da dimenticare, con 3 punti in 4 partite. La sfida si
chiude 2-1 in favore dei padroni di casa, vittoriosi grazie
all'autorete di Amir Rrhamani e al gol di Assane Diao,
intervallate dal momentaneo pareggio di Giacomo Raspadori. Un ko
pesantissimo per il Napoli, che si affaccia alla sfida scudetto
contro l'Inter da inseguitrice. La squadra di Simone Inzaghi,
vittoriosa per 1-0 nell'anticipo contro il Genoa, torna davanti
ai partenopei in classifica per la prima volta dalla terza
giornata grazie al successo dei lariani che, dal canto loro,
offrono un'altra solida prestazione contro una big che vale la
seconda vittoria consecutiva. Una continuità di risultati che
porta il Como momentaneamente a +7 sulla zona retrocessione. Le
squadre partono entrambe con il baricentro alto, ma la partita
si sblocca dopo 7 minuti nella maniera più imprevedibile: sugli
sviluppi di una rimessa laterale, il Napoli prova a far partire
dal basso la sua manovra, ma il retropassaggio di Rrahmani è
completamente fuori misura rispetto alla posizione di Alex
Meret, costretto a inseguire il pallone che, inesorabilmente,
supera la linea di porta per il vantaggio del Como. La squadra
di Antonio Conte non si disunisce e dopo 10 minuti, in pressione
alta, pareggia subito: una disattenzione di Marc Oliver Kempf
non viene perdonata da Raspadori, bravissimo a leggere prima la
possibilità di errore del difensore comasco, rubargli palla e
infilare il pallone dell'1-1 a tu per tu con Jean Butez in
uscita. Un avvio di gara scoppiettante a cui segue una lunga
fase a ritmi decisamente più bassi e tanti errori individuali.
Il Napoli prova a stazionare costantemente nella metà campo
avversaria per imporre il proprio gioco, ma senza riuscire a
rendersi veramente pericoloso, mentre dall'altra parte il Como
si mostra più attendista rispetto alle ultime uscite, con il
tridente che fatica ad accendersi nelle poche ripartenze
concesse. I padroni di casa nell'intervallo si scrollano di
dosso un po' di paura, tornando in campo più propositivi e con
uno spirito diverso. Atteggiamento che costringe Conte a mettere
mano alla panchina, inserendo Frank Anguissa, diffidato e
risparmiato precauzionalmente dal primo minuto, per riportare
più equilibrio a metà campo. Fabregas capisce che il momento può
essere favorevole e cambia allora volto al suo Como, togliendo
un palleggiatore come Maxence Caqueret per mandare in campo il
riferimento offensivo Patrick Cutrone. Una scelta che viene
premiata al 77': Cutrone libera lo spazio per l'inserimento
centrale di Nico Paz che conduce palla al piede e trova il
corridoio giusto per Diao, spietato nel primo pallone buono
della sua partita a incrociare per il 2-1. È il colpo del ko per
un Napoli rinunciatario nel secondo tempo, colpevole di aver
concesso troppo campo agli avversari, senza mantenere il buon
livello di gioco mostrato nel primo. Una sconfitta da
metabolizzare in fretta: sabato al Maradona arriva l'Inter,
nuova capolista della Serie A.
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