(di Francesco Tedesco)
Non ha Neres e Anguissa, ma
riprende Olivera. Ha il dubbio tra schierare Billing o Gilmour e
non vuole rinunciare a Raspadori. Antonio Conte si avvicina alla
sfida di domani contro l'Inter con qualche nodo ancora da
dipanare dopo una settimana di riflessioni e che ha visto
diversi giocatori entrare e uscire dall'infermeria.
Ma il tecnico del Napoli non drammatizza su questo: "ho
sempre detto - spiega - che siamo stati bravi e fortunati a non
avere infortuni, ma non puoi pensare che in un anno non ne
avrai. Capita così un periodo in cui sei più sfortunato e ti
capitano infortuni tutti in un settore: questo destabilizza il
sistema di gioco e devi essere bravo a trovare soluzioni. Ma
l'infortunio non è solo sfortuna, è qualcosa che fa parte del
gioco. In tutta la mia carriera ne ho avuto pochi e anche
quest'anno siamo terz'ultimi per numero di infortuni".
Conte sa che l'alternanza ci vuole, ma stavolta ha una rosa
di giocatori contati. Nonostante questo, domani contro l'Inter è
consapevole che il gruppo darà il massimo davanti al Maradona
pieno: "A 12 giornate al termine del campionato - dice - ci
meritiamo di giocare un top match che dobbiamo goderci, mettendo
in campo tutto quello che abbiamo e alla fine vedremo chi sarà
stato il più bravo. Trovarci in questa posizione di classifica
ci deve riempire di orgoglio, ma come ho detto ai ragazzi non
deve mettere troppa pressione, che a volte può essere negativa.
Dico ai giocatori di godersi questa posizione in classifica che
è frutto del lavoro che hanno fatto fino a oggi. Domani sarà un
match influente sulla classifica, perché ci sono tre punti e
sappiamo che vicino abbiamo tante squadre e quindi i 3 punti
sono importanti".
L'obiettivo base della stagione resta quello di tornare in
Champions League, con il Napoli che deve guardarsi da rimonte di
squadre alle spalle.
Dopo il mese di febbraio senza una vittoria, il tecnico vuole
un risveglio della squadra: "noi cerchiamo di crescere - afferma
- ponendoci sempre come obiettivo la vittoria; poi a volte
riusciamo, altre no. L'importante è uscire dal campo sapendo che
abbiamo dato tutto. Si può vincere e perdere ma anche la
sconfitta deve essere accettata se gli avversari hanno
dimostrato di essere più bravi, come ha dimostrato contro di noi
l'Atalanta. A Como qualcosa da recriminare lo abbiamo e l'ho
detto ai calciatori, con cui c'è un rapporto vero".
Naturalmente, la vera reazione Conte la cerca da chi
giocherà: "è una settimana con il dubbio a centrocampo, vista
l'assenza di Anguissa e ho ancora 24 ore per decidere. Palleggio
o fisicità? Entrambe le cose potrebbero essere giuste o
opinabili, cercheremo di fare la scelta migliore", spiega,
facendo riferimento al ballottaggio per il sostituto a
centrocampo tra Billing e Gilmour. "Domani - prosegue - sono a
disposizione sia Olivera che Spinazzola, che ha fatto tutta la
partita contro il Como e lo abbiamo gestito in settimana per
farlo stare bene. Olivera ha avuto un problema recidivo al
polpaccio più grave di Spinazzola e sta lavorando per tornare al
massimo della forma. In generale Neres e Aguissa assenti sono
due calciatori importanti, ma c'è una forza del collettivo nella
squadra. Raspadori? E' seconda punta, trequartista o anche
interno di centrocampo offensivo. Non è un esterno,
significherebbe metterlo in difficoltà mentre invece il gol ce
l'ha nel sangue".
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