Prima lo ha colpito alla testa con un ombrello, poi lo ha accoltellato all'addome. Il tutto perché avrebbe guardato con insistenza la sua fidanzata. E' avvenuto tutto ieri sera, a Vico Equense (Napoli), nella centralissima piazza Umberto I: un 20enne di origine egiziana è al momento ricoverato in ospedale, l'aggressore di 30 anni è stato invece arrestato per tentato omicidio.
carabinieri, dopo aver ascoltato diverse persone e analizzato alcune immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dei locali, hanno ricostruito l'intera vicenda. Il 30enne del posto e già noto alle forze dell'ordine, Antonio Volpe, prima ha aggredito la giovane vittima con il manico di un ombrello colpendolo ripetutamente al volto e alla testa fino a spezzare lo stesso ombrello. Durante la colluttazione poi, con un coltello a serramanico, ha trafitto l'addome del giovane. In difesa del 20enne sarebbero intervenuti due suoi amici e, in particolare, uno di questi nel tentativo di disarmare l'aggressore si sarebbe ferito alla mano destra. Le cause della lite sfociata in sangue pare siano legate al tentativo di approccio da parte della vittima alla fidanzata dell'aggressore che sarebbe intervenuto successivamente. L'arma non è stata trovata. La vittima è tuttora ricoverata in ospedale. L'arrestato - deve rispondere alla procura di Torre Annunziata di tentato omicidio - è stato trasferito in carcere.
Sindaco Vico Equense, condanniamo gesti inaccettabili
"Ieri sera, la tranquillità della nostra città è stata turbata da un assurdo episodio scaturito da gelosia e sguardi di troppo. Desidero esprimere il mio ringraziamento e dell'intera comunità, alla Polizia Municipale e ai Carabinieri della nostra stazione per il loro intervento tempestivo, che ha impedito alla situazione di degenerare. Grazie alla loro prontezza, sono stati garantiti immediatamente i soccorsi, ripristinate le condizioni di sicurezza e assicurato l'aggressore alla giustizia". Così, in una nota, Giuseppe Aiello, sindaco della Città di Vico Equense, dopo la lite avvenuta nella tarda serata di ieri in Piazza Umberto I. "La vita è un bene troppo prezioso per essere messa a rischio per un semplice sguardo. È necessario riflettere e condannare senza esitazioni questi gesti inaccettabili", ha concluso il primo cittadino.
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