Le proposte sono riduzione delle perdite, nuovi invasi e interconnessioni, riutilizzo delle acque depurate, contrasto al cuneo salino, aumento della dissalazione, rafforzamento dei distretti idrografici, superamento delle gestioni in economia, semplificazione delle procedure.
Per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, le aziende italiane del settore idrico sono pronte a mettere in campo investimenti per circa 11 miliardi di euro nei prossimi 3 anni: 7,8 saranno destinati ad interventi per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento idrico delle aree urbane ed una maggiore resilienza delle infrastrutture, e 3,1 miliardi per contrastare il fenomeno delle dispersioni idriche.
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