La rilevazione è stata fatta nei primi due mesi del 2023 dall'Osservatorio Falde Cer-Anbi che può contare su 120 stazioni di rilevazione dislocate sull'intero territorio regionale. Pur contando su una maggiore presenza di acqua superficiale rispetto ai territori di Lombardia, Piemonte e Veneto, l'Emilia-Romagna mostra la sua fragilità idrica.
"L'indagine sull'analisi delle falde che il Cer (Canale Emiliano Romagnolo) monitora puntualmente nelle diverse aree dell'Emilia-Romagna e che pubblicherà con regolare scadenza rappresenta uno strumento utile per avere un quadro idrico complessivo più aggiornato e affidabile", spiegano Nicola Dalmonte e Raffaella Zucaro, rispettivamente presidente e direttrice generale del Cer.
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