Cresce costantemente il patrimonio apistico
L'ultimo censimento 2022 indica 1,8 milione colonie di api che sopravvivono e producono, sia pure tra infinite difficoltà, grazie all'impegno di 72 mila apicoltori: un capitale naturale, quello della Repubblica Italiana, di oltre 100 miliardi di api, il cui valore è stimato in 500 milioni di euro.
Numeri che collocano l'Italia in testa alle classifiche dell'Unione europea, come ha fatto sapere il presidente della Fai Raffaele Cirone, all'inaugurazione dell'apiario nella terrazza del ministero dell'Agricoltura. "Quest'anno sarà per noi la 'Giornata Mondiale dell'Ape mellifera per un'agricoltura produttiva e sostenibile', ha spiegato Cirone, precisando che "l'ape italiana, della sottospecie Apis mellifera Ligustica originaria della nostra Penisola, è diffusa in tutti i continenti e rappresenta il primo impollinatore (oltre il 90% di tutti gli insetti utili presenti nei nostri ecosistemi) degli ambienti rurali, urbani, peri-urbani e naturali".
L'ape mellifera italiana è un fondamentale fattore di produttività del cibo necessario al Pianeta: la presenza di alveari sul territorio genera in Italia 2 miliardi di euro di valore della produzione agroalimentare, cui si deve aggiungere l'apporto ecosistemico che le api garantiscono alla biodiversità, stimato in 150 miliardi di euro.
L'appello di Coldiretti
Il calo delle produzioni nazionali di miele determinato dai cambiamenti climatici ha lasciato spazio alle importazioni dall'estero che nel 2022 sono cresciute del 12% per un quantitativo di oltre 26,5 milioni di chili, provenienti anche da Paesi che non sempre brillano per trasparenza e sicurezza alimentare. E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Istat in occasione della giornata mondiale delle Ap. Secondo l'indagine "From the hives" del Centro Comune di Ricerca (Ccr) della Commissione europea, riporta la Coldiretti, fra i campioni di miele importati nella Ue fra il 2021 e il 2022, quasi 1 su 2 (46%) è sospettato di adulterazione. Il numero in assoluto più alto viene fatto registrare dalla Cina (74%), con la Turchia che ha la percentuale relativa maggiore di campioni sospetti (93%), mentre il Regno Unito ha registrato un tasso campioni dubbi ancora più elevato (100%), probabilmente perchè si tratta di miele prodotto in altri paesi e ulteriormente miscelato prima di essere rispedito in Europa. Uno scenario preoccupante nel confronti dei quale è possibile difendersi con l'acquisto di miele italiano riconoscibile dalle indicazioni in etichetta, fortemente voluta dalla Coldiretti. Per questo i giovani della Coldiretti si sono mobilitati in tutta Italia con la campagna "God save the bees - Meno api meno futuro", a sostegno del #mieleitaliano sensibilizzando personaggi della politica, della cultura, dello sport e delle spettacolo.
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