"Il Brasile ha un ruolo molto importante nella lotta al cambiamento climatico. Ha molte aree protette in Amazzonia e in altre regioni, il che rappresenta un capitale per il Brasile e per il mondo intero", dice la scienziata in un'intervista all'ANSA.
La collaborazione tra ricercatori di entrambi i Paesi può contribuire alla lotta al cambiamento climatico, sottolinea Carrozza, la prima donna a diventare presidente del Cnr.
"Bisogna sviluppare modelli scientifici che sappiano anticipare eventi climatici che prima non esistevano, in Italia ci sono fenomeni senza precedenti e non abbiamo modelli per prevenirli", continua l'ex ministro di Istruzione, Università e Ricerca nel governo Letta. "Dobbiamo anticipare l'impatto delle attività umane e sociali sull'ambiente, soprattutto nelle aree protette" in Brasile, sostiene Carrozza, che ieri si è confrontata sull'argomento con la ministra brasiliana di Scienza e Tecnologia, Luciana Santos, nell'ambito del Forum nazionale del Consiglio dei segretari di Stato per gli affari scientifici e tecnologici.
"Porterò tanti segnali positivi all'Italia, l'Italia ha bisogno di riscoprire il Brasile", sottolinea Carrozza, annunciando che, in questo contesto di riavvicinamento, l'Italia potrebbe accogliere professionisti brasiliani, oltre a inviare suoi ricercatori in Amazzonia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA