La stima è nel Position paper 'La decarbonizzazione dei trasporti' del gruppo di lavoro sul Goal 11 presentato al Festival dello Sviluppo Sostenibile dell'Asvis.
Secondo la
proposta di piano, nelle principali città italiane dovranno
circolare 10.000 autobus elettrici (a cominciare da Milano,
Torino, Roma e Napoli) e sulle nostre strade dovranno viaggiare
100.000 furgoni e camion elettrici. Ma soprattutto il traffico
merci su ferrovia, a trazione elettrica, dovrebbe crescere (come
nel periodo 2019-2022) al ritmo dell'8% all'anno.
In questo modo, grazie all'efficienza della mobilità elettrica,
i consumi di energia nel settore trasporti scenderanno del 22%,
da 36 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) nel
2021 a 28,1 Mtep nel 2030, mentre i consumi elettrici più che
raddoppieranno, da 11 TWh a 24 TWh.
La crescita delle rinnovabili e dell'efficienza ridurrà del
25% le emissioni di CO2 nei trasporti ma si dovrà uscire,
evidenzia il Position Paper, dalle 'false rinnovabili'
utilizzando solo biocarburanti avanzati, con l'idrogeno verde e
i carburanti sintetici rinnovabili per i trasporti non
elettrificabili come l'aviazione e la navigazione a lunga
distanza.
Asvis, con il Position paper, e le associazioni ambientaliste
CleanCities, Greenpeace Italia, Kyoto Club, Legambiente,
Sbilanciamoci, Transport&Environment e WWF formulano così una
proposta per la 'giusta transizione' ecologica dei trasporti
nell'ambito del nuovo Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.
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