Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che partecipa al consiglio ha dato "un giudizio sostanzialmente positivo" alla proposta di regolamento," in particolare sui criteri per appalti pubblici rispettosi dell'ambiente e l'introduzione del 'passaporto digitale' che raccoglie le informazioni dei prodotti. Il ministro ha altresì evidenziato come grazie al lavoro da parte dell'Italia sia stato possibile tutelare le micro e piccole imprese del settore tessile, con alcune deroghe", si legge in una nota.
"Urso ha quindi sottolineato i margini di miglioramento nella formulazione del testo presentato, affinché possano essere allo stesso modo riconosciute le specificità e le esigenze di singoli settori e delle medie imprese, aggiungendo altresì l'importanza di un quadro di certezza normativa messo a rischio dalla proposta dell'approccio dell'apripista", si legge nel testo che spiega come queste richieste sono state messe a verbale "in una dichiarazione ad hoc di cui il Consiglio dovrà tenere conto in vista del trilogo". Tra i Paesi al fianco dell'Italia nel chiedere ulteriori miglioramenti al testo ci sono Croazia, Bulgaria, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Grecia, Lettonia, Finlandia, Lituania, Malta, Repubblica Ceca.
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