Rispetto all'inquinamento atmosferico nessuno dei capoluoghi di provincia ha superato i limiti di concentrazione media annuale di Pm10 nel 2022: tuttavia solo tre capoluoghi - Livorno, Massa e Siena - sarebbero promossi se domani entrasse in vigore la direttiva europea con soglia 2021. La città più distane dal raggiungimento degli obiettivi al 2030, spiega il report, è appunto Lucca, capoluogo con la concentrazione media annuale più alta della regione di Pm10. La città dovrebbe ridurre le concentrazioni del 23%: grandi criticità si continuano a verificare nella stazione di Capannori.
Problematiche anche a Pistoia e Firenze. Molto distanti dagli obiettivi per il Pm 2.5 sono Pistoia (41% di riduzione necessaria) e Prato (-33%), mentre per il biossito di azoto le città più indietro sono Firenze (-32%), Massa e Pistoia (-25%).
"Nonostante la situazione sul trend decennale appaia in graduale ma significativo miglioramento - ha dichiarato Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana - non possiamo non rimarcare la permanenza di situazioni assai critiche, come nella Piana Lucchese, ancora una volta 'maglia nera' per le concentrazioni del Pm10. La stazione di Capannori è risultata fuori legge 12 volte nelle ultime 13 analisi". Da non sottovalutare infine la situazione rilevata per l'ozono che pare più diluita nella sua criticità sull'intero territorio regionale, dalle colline intorno a Firenze fino alla piana pistoiese, per arrivare addirittura alle campagne pisane". Il responsabile scientifico nazionale di Legambiente Andrea Minutolo ha evidenziato che "l'Italia ha al momento attive ben tre procedure di infrazione per inquinanti come il Pm10, Pm 2.5 e il biossito di azoto".
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