È quanto emerge da un'analisi commissionata da Greenpeace Europa centro-orientale, secondo cui le emissioni dei jet privati in Europa sono più che raddoppiate nel giro di un anno, arrivando a superare quelle prodotte annualmente da 550 mila cittadini europei.
L'analisi è stata condotta dalla società olandese di consulenza ambientale Ce Delft. I risultati mostrano che il 55% dei voli di jet privati effettuati in Europa nel 2022 ha percorso una distanza inferiore a 750 km, in molti casi percorribile con alternative più sostenibili come il treno. Le tre destinazioni più comuni sono state Nizza, Parigi e Ginevra, i Paesi europei con il maggior numero di voli effettuati con jet privati sono stati rispettivamente Regno Unito, Francia e Germania.
L'Italia è il quarto Paese europeo per numero di voli di jet privati, con 55.624 voli effettuati nel 2022, in crescita del 61% rispetto al 2021. Questi voli hanno causato l'emissione di 266.100 tonnellate di CO₂, il doppio rispetto a quelle dell'anno precedente e pari alle emissioni medie di CO₂ prodotte da più di 50 mila italiani in un anno. Nel 2022 circa un volo privato su dieci in Europa è partito dall'Italia. Gli aeroporti italiani più frequentati dai jet privati sono stati Milano Linate, Roma Ciampino e Olbia Costa Smeralda. La tratta che collega Milano e Roma è una delle più frequentate d'Europa, nonostante le due città siano tra loro raggiungibili in 3 ore di treno. Tra le tratte ultra-brevi in Italia si registra anche quella fra Verona e Brescia: appena 44 chilometri, percorribili in 35 minuti di treno.
I jet privati causano in media emissioni fra le 5 e le 14 volte superiori a quelle dei voli commerciali e 50 volte superiori a un viaggio in treno. Nel 2018 la metà di tutte le emissioni del trasporto aereo è stata causata dell'1% della popolazione mondiale, mentre l'80% delle persone nel mondo non ha mai viaggiato in aereo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA