"La convocazione della Cabina di
regia sugli alloggi universitari a Palazzo Chigi seguita alla
rimodulazione della quarta rata del Pnrr non risolve i problemi
che abbiamo segnalato sulla condizione allarmante per gli
universitari fuorisede: uno studente su tre non riesce a pagare
l'affitto. Non siamo intimoriti dall'attacco del Presidente del
Consiglio, che ha accusato Cgil e Udu di odiare gli italiani, e
continueremo la battaglia sul Pnrr in tutte le sedi, senza fare
sconti al Governo". È quanto dichiarano in una nota congiunta
Cgil nazionale, Udu e Sunia.
"Il caro vita sta colpendo duro. Gli universitari - dichiara
la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi - sono
una delle categorie in maggiore difficoltà economica e la spesa
più consistente è sicuramente quella dell'alloggio, che di
conseguenza erode risorse a migliaia di famiglie. Secondo i dati
preliminari in nostro possesso, il 29% degli universitari è in
grave difficoltà economica nel pagare affitto e bollette. C'è
bisogno di un intervento economico urgente". La percentuale
emerge dalla ricerca nazionale sulla condizione abitativa degli
universitari, promossa proprio da Cgil, Udu e Sunia.
"Stiamo ancora raccogliendo risposte da tutta Italia da parte
di studenti che non riescono a permettersi tutti i rincari. In
moltissimi - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale
dell'Udu - ci segnalano enormi difficoltà nel trovare alloggio.
Il 56% lamenta costi troppo elevati, il 47% condizioni non
dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi. Ma
ci sono altri elementi che rappresentano un problema: il 14%
segnala di trovare quasi soltanto alloggi per studentesse. A
pesare sono anche le truffe, basti pensare che il 46% dei
rispondenti dichiara di essere incappato in annunci falsi.
Abbiamo anche ricevuto 246 segnalazioni di razzismo".
Il quadro che emerge preoccupa molto le organizzazioni
sindacali, tanto che Stefano Chiappelli, segretario generale del
Sunia, parla di "diritto alla casa e diritto allo studio
continuamente violati". "A preoccuparci - spiega - è anche il
numero di affitti in nero, troppi sembrano dichiarare di non
avere un contratto regolare, e quasi il 40% degli studenti lo
accetterebbe pur di risparmiare qualcosa. È evidente che lo
studente è la parte debole del rapporto contrattuale e deve
essere maggiormente tutelato dai soprusi e dalle speculazioni di
un mercato locatizio fuori controllo".
La prossima settimana l'Unione degli Universitari scenderà in
piazza con tende, striscioni, presidi e flash mob in tutta
Italia. Lunedì 25 settembre si inizierà a Roma con un presidio
davanti alla Sapienza. Poi saranno coinvolte Bologna, Modena e
Lecce, e a seguire gli altri atenei italiani, fino a sostenere
la grande manifestazione del 7 ottobre a Roma - La via maestra,
insieme per la Costituzione.
Agli studenti il supporto della Cgil e del Sunia non mancherà,
specialmente sulla partita del Pnrr.
"Il Governo - aggiungono in conclusione il sindacato
confederale e il sindacato degli inquilini - continua a
concentrare gran parte delle risorse sugli studentati privati,
finanziando camere private che arrivano a costare 1000 euro al
mese. Bisogna cambiare strada e investire seriamente nelle
residenze universitarie pubbliche".
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