La storia americana sotto un'altra prospettiva, quella delle abitudini a tavola nei ristoranti raccontata attraverso i menù. 'A Century of Dining Out: The American Story in Menus, 1841-1941', fino al 29 luglio al Grolier Club di New York, esplora la storia e la cultura del mangiar fuori attraverso una vasta collezione di menù d'epoca.
La mostra, con oltre 200 pezzi, è curata da Henry Voigt e i documenti esposti fanno parte della sua collezione personale. La mostra prende le mosse dalla metà del 19/o secolo non a caso.
Si tratta infatti, come spiegato dalla stesso curatore, del periodo in cui i menù cominciarono ad essere introdotti nei ristoranti e negli alberghi negli Stati Uniti. "L'idea di questa mostra che descrive il menù come specchio della società - ha spiegato all'ANSA Voigt - è stata sviluppata in anni di collezionismo e di scritti su questi documenti storici minori e su ciò che rivelano. I menù ci trasportano indietro nella vita quotidiana del passato, sia che si tratti di un sontuoso banchetto della Gilded Age (Età Dorata) o di un posto dove si offriva cibo di conforto durante la Grande Depressione". Voigt ha aggiunto che i menù facilitano la memoria culturale fornendo prove, non solo di ciò che le persone mangiavano, ma anche cosa facevo e con chi. Quelli che sembrano sono un elenco delle pietanze offerte, in realtà sono anche un elemento importante nel marketing di persuasione del ristorante. Nei menù, infatti, c'è un tipo di sottile persuasione che invoglia alla scelta e quindi all'acquisto. Inoltre, prima delle diverse ondate di immigrazione, i menu americani, soprattutto quelli degli alberghi, erano pressoché gli stessi. Nuovi piatti furono invece introdotti dalle abitudini alimentari delle popolazioni da oltreoceano. "Gli italiani, ad esempio - spiega Voigt - non erano felici dell'offerta americana, quindi si portano dietro il loro cibo anche se inizialmente serviva solo i ristoranti della loro comunità. Successivamente anche gli americani cominciarono ad essere attratti dalla cucina italiana. I ristoranti venivano considerati piacevoli, il trattamento era molto ospitale e l'ambiente rilassato. Era un piacere quindi andarci". Tra i pezzi forti della collezione, due copie dei menù del Taylor's Saloon (circa 1861-1862), per la prima volta esposti al pubblico. Il ristorante di New York fu tra i primi posti pubblici in cui le donne potevano mangiare fuori senza essere accompagnate da un uomo. Il menù di Taylor's presenta 19 sezioni, con piatti tra cui affettati, ostriche, uova, birra e vino. Aveva anche inserzioni pubblicitarie.
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