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Natale 2022, i regali più colpiti dai rincari e quelli che in media costano meno

Natale 2022, i regali più colpiti dai rincari e quelli che in media costano meno

1 italiano su 2 regalerà infatti prodotti che possano essere utilizzati nella vita di tutti i giorni

15 dicembre 2022, 01:17

Redazione ANSA

ANSACheck

Pacchetti regalo di Natale foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pacchetti regalo di Natale foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Pacchetti regalo di Natale foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

L’acquisto dei regali di Natale è, da sempre, un’attività che molti pianificano con largo anticipo, basti pensare che quasi 9 italiani su 10 hanno affermato che avrebbero iniziato ad acquistare i regali di Natale già durante il Black Friday. Quest’anno più che mai, essere oculati nell’acquisto dei regali ha spinto ad una pianificazione ancora maggiore ed anticipata. È quanto emerge dalla nuova indagine di idealo che ha analizzato i prezzi di oltre 120 categorie di prodotto, tra i più comuni regali di Natale, e li ha confrontati con i valori dello stesso periodo dello scorso anno.
Il risultato: l’inflazione andrà sicuramente a colpire anche i regali di Natale, ma ci sono ancora diverse categorie che non subiscono rincari ed anzi consentono di risparmiare.
In dettaglio, il 63% delle tipologie di prodotto prese in esame ha subito un aumento o ha tenuto costanti i propri costi, mentre il restante 37% ha fatto registrare anche prezzi inferiori.
Partendo dalle buone notizie, ci sono molti possibili regali di Natale che in media costano meno rispetto allo scorso anno. Tra questi idealo segnala, nel comparto giocattoli, le Barbie (-19%), i giochi per la PlayStation 4 e i Playmobil (- 8%), i giochi per la Nintendo Switch (- 6%), i puzzle e i giochi educativi (-4%) e i Lego (-3%).
Nel comparto elettronico, i droni e gli spazzolini elettrici (-16%), i televisori (-15%) e le stampanti multifunzione (-3%). Nel comparto abbigliamento, giacche outdoor (-9%), scarpe outdoor (-6%), stivali (-4%), calze e cappotti da uomo (-2%). Ancora, nel comparto gioielli, orecchini e collane (-5% rispetto allo scorso anno).
A fronte di questi prodotti, poco o per niente soggetti all’inflazione, ce ne sono molti altri sono stati rincarati. Tra le categorie di prodotto più bersagliate dai rincari, ci sono sicuramente gli elettrodomestici: i forni sono arrivati a costare il 77% in più rispetto allo scorso anno, i microonde il 35% in più, le lavatrici +23%, le asciugatrici +14% e i frigoriferi +13%. Non va molto meglio il comparto informatico, con rincari del 21% sulle casse, del 20% sulle tastiere, del 14% su router e telecamere e del 13% sui videoproiettori. Da segnalare, inoltre, un rincaro di circa il 10% sia sul comparto smartphone che su quello tablet.
Notizie poco positive anche per una categoria che rappresenta il regalo natalizio per antonomasia, quella dei profumi: + 13% sui profumi donna e + 12% su quelli da uomo.
Al di là dei costi dei prodotti, l’indagine di idealo mette in luce come – quest’anno più che mai – le ricerche di regali di Natale siano destinate principalmente ai bambini e ai giocattoli. In parallelo, gli adulti stanno concentrando la loro attenzione sugli elettrodomestici e su altri prodotti utili, come quelli per la cura della persona. Nel corso dell’ultimo mese le intenzioni d’acquisto legate a computer per bambini, bambole, giochi educativi, veicoli giocattolo, case delle bambole, cucine giocattolo sono aumentate di oltre il 200%. Richieste particolarmente elevate anche per i LEGO (+176%), i peluche (+166%), le Barbie (+150%), i monopattini (+150%) e i Playmobil (+132%). Di pari passo, l’interesse online nei confronti di aspirapolvere (+192%), asciugatrici (+186%) e friggitrici (+172%) è aumentato notevolmente. Lo stesso si può dire anche per le piastre per capelli con oltre il +200% di intenzioni di acquisto, senza dimenticare gli hairstyler (+161%) e gli asciugacapelli (+151%).
Secondo una ricerca condotta da Klarna,  8 italiani su 10 (84%) hanno dichiarato che l’inflazione influirà sugli acquisti natalizi. Pur trattandosi di un trend diffuso a livello globale (78%), l’Italia si rivela tra i Paesi più colpiti dall’aumento dei prezzi, seconda solo a Portogallo (89%) e Irlanda (87%). Tali dinamiche hanno portato i consumatori a rivedere le proprie abitudini e priorità: 1 italiano su 2 regalerà infatti prodotti che possano essere utilizzati nella vita di tutti i giorni (53%) e ridurrà la spesa destinata a regali non essenziali (49%).
Giovani e precisi: le nuove generazioni di consumatori sono le più attente al budget. Nonostante l’incertezza economica, in Italia i giovani sembrano i più disposti a spendere per il Natale 2022, tanto che il 29% della Gen Z e il 20% dei Millennials prevedono di spendere di più quest’anno rispetto al 2021. La maggiore disponibilità economica è però accompagnata da una migliore organizzazione delle proprie finanze: quasi la totalità della Gen Z (94%) e dei Millennials (93%) riconosce l’utilità di stabilire un budget per le proprie spese natalizie. Inoltre, 7 italiani su 10 (70%) apprezzerebbero avere a disposizione un’app che li aiuti a monitorare e gestire le proprie spese – tuttavia, solo il 17% ne sta già utilizzando una.
Tra i principali risultati della ricerca: Acquisti oculati per il Natale 2022. Quest’anno solo il 15% degli italiani metterà a disposizione un budget più elevato rispetto al 2021. Quasi un quarto dei consumatori (24%) ridurrà invece la spesa, soprattutto tra Baby Boomer (31%) e Gen X (30%).  La smartphone revolution ha conquistato anche l’Italia. Più di tre quarti degli italiani (78%) trova utili le app che consentono di comparare i prezzi e identificare l’articolo più economico, mentre il 72% apprezza poter ricevere notifiche sull’abbassamento dei prezzi per i propri prodotti preferiti. Ciononostante, l’Italia è uno dei Paesi che fa ancora poco uso delle app per la gestione delle finanze (17% vs media globale del 26%). Le abitudini in termini di pagamento stanno cambiando. A fronte del pagamento di interessi sulle carte di credito prima di aver saldato il debito, quest’anno ben 8 italiani su 10 (82%) sono intenzionati a evitare di incorrere in questo tipo di spesa, scegliendo per esempio soluzioni di pagamento alternative come il Buy Now Pay Later ( modalità Compra Ora Paga Dopo).

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