Le buone maniere valgono sempre, a Natale hanno una parte importante nei regali. Come arrivare con il pacchetto perfetto lo suggerisce l'Accademia italiana del galateo. Ecco nove consigli di educazione prima di tutto.
1) Mai dimenticare il biglietto. A volte sarà più gradito del regalo stesso
Una frase personale, un pensiero sincero, qualcosa che faccia sentire unico chi riceve il dono: non c’è niente di meglio che una dedica pensata per far apprezzare ancora di più un regalo.
2) Un libro è sempre una buona soluzione ma regalate qualcosa che avete già letto e che possa avere un significato per la persona che lo riceve.
Un buon libro rappresenta sempre un regalo gradito, vietatissimo però sceglierlo dalla copertina, per evitare gaffe e scongiurare brutte figure è bene optare per qualcosa di conosciuto, che magari si è amato.
3) Regalare piante sì, ma solo se ne avete vista almeno una in casa di chi dovrebbe riceverle
Le piante sono belle, arredano, sono un dono sentito, ricco di significati. Insomma un bel pensiero a patto che il destinatario sappia apprezzarle e prendersene cura
4) Con il cibo si va sul sicuro: sì al locale, no all’esotico
Un buon olio, una marmellata particolare, una bottiglia di vino: difficile sbagliarsi quando si regala qualcosa da mettere in tavola. Un solo consiglio: non abbiate ansia da prestazione, spesso un prodotto tipico, acquistato a pochi passi da casa non ha nulla da invidiare a qualcosa di più internazionale.
5) Sì al superfluo, ma solo nei regali. Dimenticate il “dono utile"
Non è un invito al consumismo, ma Natale è un'occasione per uscire dall’ordinario. Insomma, nessuno mette in dubbio che i calzini servano sempre, ma certo sotto l’albero non scaldano il cuore.
6) Abbiamo detto superfluo non brutto: attenzione alle suppellettili
Non si può mai stare tranquilli: i soprammobili anche se superflui, non rappresentano quello che potremmo definire un "regalo azzeccato", regola generale: adoperare parsimonia con tutto quello destinato a prendere polvere o di dubbio gusto, specie se di grandi dimensioni, tipo schiaccianoci gigante.
7) Se a caval donato non si guarda in bocca, tenete la bocca chiusa: vietati i dettagli sull’acquisto del vostro dono
Vietatissimo condire il momento dello scambio con chiacchiere inutili destinate solo a rendere esplicito quanto è pregiato, ricercato, costoso il vostro regalo
8) “Home made” sì, ma con attenzione: una dose di autocritica non guasta
A meno che non abbiate qualità eccezionali, riconosciute per cui si è noti, ad esempio in fatto di liquori (nocino, limoncello, amaro), il “fatto con le vostre mani” sopra gli 8 anni è sconsigliato. Richiesti alti livelli di autocritica
9) Attenzione anche al pacchetto: fa parte del regalo
No a griffe evidenti e sacchetti anonimi. Per l’involucro vale la stessa regola del biglietto, una bella carta, un fiocco fatto bene, faranno sentire ancora più speciale il destinatario del dono.
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