Con il nuovo regolamento
sulle infrastrutture di ricarica Ue l'Italia potrà superare i
target di riduzione delle emissioni di CO2 dei camion
attualmente in discussione a Bruxelles. E' il risultato di
un'analisi della Ong Transport & Environment.
Il regolamento in questione, su cui le istituzioni Ue hanno
trovato l'accordo a fine marzo, prevede obblighi per i Paesi sui
punti di ricarica elettrica pubblici per mezzi pesanti. Secondo
i calcoli di T&E, per l'Italia questo si tradurrà nella
fornitura di 1,1 TWh di energia l'anno. Vale a dire "il 145% in
più rispetto a quella di cui i camion hanno bisogno nell'ambito
del nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 proposto
per i produttori di autocarri", cioè -45% entro il 2030 e -65%
entro il 2035.
T&E contesta la tesi che la mancanza di infrastrutture di
ricarica impedisca di raggiungere i target Ue. "La nuova legge
sulle infrastrutture non solo fornirà punti ricarica sufficienti
per gli standard di CO2 proposti per il 2030, ma consentirà ai
legislatori di andare oltre", afferma Andrea Boraschi di T&E
Italia. "L'Italia - conclude - dovrebbe sostenere l'aumento
degli obiettivi di CO2 dei camion oltre quanto proposto dalla
Commissione europea".
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