"Nei primi quattro mesi del 2023 le
immatricolazioni di auto sono aumentate del 26% rispetto allo
stesso periodo del 2022. Tuttavia, siamo decisamente lontani dai
dati pre-covid". Lo ha detto il presidente di
Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino, intervenendo
all'evento di Federmotorizzazione Confcommercio, in
collaborazione con Regione Lombardia, dal titolo "Mobilità 2035
tra ideologia e realtà".
Il consolidamento di questo recupero "dipenderà da numerosi
fattori, tra cui la disponibilità di vetture nuove, l'andamento
degli incentivi varati quest'anno e la propensione all'acquisto
degli italiani", ha spiegato Buongiardino. Per quanto riguarda
l'elettrico, le dimensioni attuali "sono ben lontane dalla
possibilità di avviare una sostituzione", sottolinea il
presidente di Federmotorizzazione, ricordando anche i veicoli
elettrici avevano perso terreno nel 2022 rispetto al 2021,
mentre, "in questi primi quattro mesi del 2023 abbiamo
registrato un recupero", sebbene, sia "modesto" in valore
assoluto. Le difficoltà riguardano innanzitutto "il prezzo delle
vetture elettriche, che è pari al 40% in più rispetto a una
vettura a benzina", accompagnato dalla "carenza di
infrastrutture di ricarica e dall'incertezza sulla tenuta di
valore dell'auto nel tempo", spiega Buongiardino evidenziando
poi i "dubbi generali sulla definitiva scelta dell'elettrico che
si cominciano a far strada in una parte dell'Unione Europea".
Tenendo conto che nel 2026 è prevista una nuova valutazione di
conferma e, con un Parlamento Europeo rinnovato, Buongiardino
auspica che "prevarrà il buon senso, salvando il motore
endotermico, che alimenta una fiorente attività di
componentistica italiana, senza emissioni di CO2 ed
affrancandoci dal rischio dell'egemonia cinese".
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