L'auto storica come "motore" (è il caso di dire) di un nuovo rapporto tra cultura, sport e mondo sociale: è l'ambizioso obiettivo che si pone il Circuito Storico di Santa Marinella, giunto quest'anno alla sua settima edizione.
Edizione dedicata per il 2023 a Maria Teresa De Filippis, prima donna a qualificarsi in un Gran Premio di Formula 1, caratterizzata dalla partecipazione di oltre 50 auto di grande prestigio che hanno dato vita ad un Concorso di Eleganza e ad occasioni di socialità con la cittadinanza e i turisti di passaggio nella località balneare. Al porto turistico della cittadina laziale il pubblico aveva infatti la possibilità di dialogare con piloti e giudici e di farsi spiegare il valore storico e sociale delle auto in gara.
Tra le iniziative che caratterizzano il Circuito, una raccolta fondi per un aiuto all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, una gara di minikart a pedali riservata ai più piccoli e la possibilità per tutti i giovani presenti alla rima giornata di salire a bordo delle auto storiche come ospiti per un giro "a manetta" su vetture capaci anche oggi di prestazioni di assoluto rilievo.
Il programma ha previsto anche la visita ai siti archeologici di Vulci e di Santa Marinella (Castrum Novum) collegando idealmente tutto il patrimonio motoristico e museale all'interno della vastissima e spesso ancora inesplorata area dei Beni Culturali italiani.
Best in show del Concorso di Eleganza, sotto la regia dei delegati dell'ASI (Automotoclub Storico Italiano), è stata giudicata la Taraschi Urania barchetta appartenuta proprio alla De Filippis. Un piccolo bolide che nel 1950 ha corso la 1000 Miglia: quasi una microcar, giudicata secondo i criteri odierni, ma capace invece di prestazioni eccezionali e di concludere senza problemi i 1600 chilometri della gara che si correva da Brescia a Roma e ritorno su strade polverose e spesso non asfaltate.
Premi sono andati anche alle altre auto prestigiose presenti alla sfilata, dalla Cadillac della collezione Bulgari alla Alfa Romeo 1750 Viberti anni Trenta, dalle Aurelia B24 (un classico di questo tipo di concorsi) alle Alfa Romeo Giulia e Giulietta e alla rara Fiat 501 degli anni Venti completamente ricostruita con pezzi originali.
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