Scintille tra il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire e l'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. "Dia prova di un po' di patriottismo e riporti in Francia la produzione di piccole auto elettriche come la Peugeot e-208", chiede l'esponente del governo di Oltralpe che ricorda gli aiuti dati per incentivare gli acquisti di auto green. Il manager, però, non raccoglie "la sfida": "Ho investito in Francia, produco veicoli elettrici in tutti gli stabilimenti, non vedo perché dovrei creare progetti in perdita. Ho la responsabilità di fare le scelte giuste per non compromettere il futuro dell'azienda", afferma durante la presentazione della nuova piattaforma Stla Medium che in Italia viene utilizzata a Melfi.
Il discorso di Tavares va al di là della polemica francese e riguarda anche l'Italia, dove lunedì prossimo è in programma l'incontro con il ministro del Made in Italy Adolfo Urso.
"Dialoghiamo con i governi di Italia e Francia, che sono ben intenzionati, sono di supporto, ma Stellantis produce dove è competitiva" spiega. "Noi guardiamo prima di tutto ai clienti - aggiunge Tavares - che vogliono qualità e prezzi accessibili.
L'elettrico è più costoso del 40% rispetto ai motori tradizionali e non possiamo chiedere alla classe media di pagare un'auto il 40% in più. Dobbiamo essere saggi per conservare la nostra competitività. Continuiamo a parlare con i governi, ma al momento è meglio tenere le produzioni a più alto valore aggiunto in Europa occidentale e le altre in Paesi fuori dall'Europa, dell'Est o del Sud, che sono meno costosi dei Paesi del Nord o occidentali". Tavares, che insiste sulla minaccia cinese e ipotizza "un fronte comune europeo contro l'offensiva dall'esterno", ricorda che Stellantis produce in Francia 12 auto elettriche, ha una gigafactory e ha investito oltre 2 miliardi di euro. Cita anche gli investimenti fatti in Italia, a Termoli, a Melfi e a Mirafiori, dove quest'anno sarà lanciato il primo Hub per l'Economia circolare.
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