Oltre all'impegno di Bmw nella elettrificazione della mobilità e nella riduzione delle emissioni di CO2 collegabili all'industria, alle forniture e al veicolo durante il suo intero ciclo di vita, il Gruppo di Monaco è al lavoro per contribuire alla decarbonizzazione attraverso la tecnologia Fuel cell electric vehicle (Fcev). Bmw considera la tecnologia Fcev come un potenziale completamento di ciò che si può ottenere con il sistemi di propulsione dei veicoli elettrici a batteria, anche perché ciò che cambia sono il vettore energetico collegato al propulsore e il fatto che la batteria stessa - che ha funzione di tampone e di gestione dei picchi di potenza, e non di 'storage' dell'energia - può essere molto più piccola rispetto ad un Bev di analoghe prestazioni.
Del resto, secondo un rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) l'idrogeno offre un notevole potenziale come futura fonte di energia in relazione alle attività globali di transizione. Grazie alle sue capacità di stoccaggio e trasporto, l'idrogeno può essere utilizzato per un'ampia varietà di applicazioni e non comporta per la costituzione del network distributivo, problematiche o costi diversi dalle colonnine di ricarica elettrica. Ecco perché, è stato sottolineato durante l'evento di presentazione della Bmw iX5 Hydrogen ad Anversa, la maggior parte dei Paesi industrializzati sta adottando strategie sull'idrogeno che sono sostenute con dettagliate roadmap e progetti concreti.
Nel settore dei trasporti, l'idrogeno può diventare un'ulteriore opzione tecnologica, accanto alla mobilità elettrica a batteria, per dare forma a una mobilità individuale sostenibile a lungo termine. Tuttavia, ciò dipenderà dalla produzione competitiva di quantità sufficienti di idrogeno da energia verde, nonché dall'espansione delle relative infrastrutture di rifornimento, che è già intensamente perseguita in molti Paesi.
Bmw Group accoglie con favore e sostiene le attività per promuovere quelle iniziative e quei progetti d'innovazione che in Germania e in Europa contribuiranno a costruire un'economia dell'idrogeno e ad accelerare la produzione del cosiddetto Green Hydrogen. Questi progetti includono in particolare i programmi produttivi e distributivi su larga scala che sono come Ipicei (progetti importanti di interesse comune europeo). Si tratta di iniziative sostenute in Germania dal Ministero federale dell'economia e dal Ministero federale dei trasporti, e che coprono l'intera catena del valore - dalla produzione di idrogeno al trasporto fino alle applicazioni nell'industria - dell'idrogeno.
Come ha ribadito lo studio 'Comparative Analysis of Infrastructures for Germany di FZ Jülich' presentato da Bmw ad Anversa occorre valutare anche le differenze e le opportunità offerte dalla strategia dell'idrogeno nel medio e lungo termine.
Nella fase iniziale la creazione delle infrastrutture di distribuzione e la produzione dell'energia (elettrica o idrogeno verde) è favorevole alla soluzione Bev.
Ma nel medio e lungo termine la progressione - che non è lineare - mostra che al crescere del numero di veicoli elettrici sulle strade si richiedono grandi (e grandissimi) investimenti per la produzione dell'energia e la sua gestione in rete. Mentre la spesa per l'idrogeno rimane costante una volta raggiunti livelli ottimali. Il punto di 'inversione' della convenienza tra Bev e Fcev si colloca attorno a 10milioni di unità in circolazione (sulle strade tedesche) e quindi in una fase che potrebbe non essere lontana.
Con le giuste condizioni, la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno ha il potenziale per diventare un ulteriore pilastro nel portafoglio di sistemi propulsivi di Bmw Group per la mobilità locale senza CO2.
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