Un nuovo passo per Koelliker verso una nuova mobilità sostenibile ed accessibile, con la firma dell’accordo con la Micro Mobility Systems, azienda svizzera di proprietà della famiglia Ouboter e titolare del progetto Microlino. "Ci siamo resi conto - ha commentato il co-fondatore Merlin Ouboter - che, con sole 1.2 persone in media a bordo, una percorrenza di circa 35 km, e con una velocità media di 30 km/h, le moderne auto sono sovradimensionate per il reale utilizzo.
Lo stile di Microlino è ispirato alle bubble cars degli anni 50, e soprattutto all'indimenticabile Isetta, un'antesignana del concetto di mobilità, frutto dell'ingegno italiano". La microcar con un unico sportello frontale, pensata per due passeggeri, facile da parcheggiare grazie alla sua compattezza di soli 2.5 m di lunghezza massima e con un generoso bagagliaio di ben 230 litri, ha radici italiane e la produzione è interamente made in Italy, presso la sede de La Loggia (Torino).
Microlino è il primo prodotto della sua categoria ad avere un telaio unibody in acciaio e alluminio, proprio come una classica automobile. Questo aspetto la rende più sicura rispetto ai veicoli della stessa categoria che invece sono dotati di telaio tubolare e pannelli in plastica. La microcar, che ha una velocità massima di 90km/h ed è equipaggiata con tre tipi di batterie, di tipo Nickel-Cobalto-Manganese, che consentono un’autonomia di 91, 177 o 230 km, è distribuita esclusivamente da Koelliker nelle due versioni Dolce e Competizione. "La micromobilità è un ambito strategico - ha spiegato Marco Saltalamacchia, executive vice president & Ceo del Gruppo Koelliker - nel quale abbiamo voluto fortemente entrare ma a condizione che fosse nel modo migliore possibile, al fianco della più talentuosa e anche coraggiosa azienda del settore".
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