Stellantis ha avviato la selezione di personale interno da impiegare nelle attività del suo primo Hub di Economia Circolare a Mirafiori. Nei prossimi mesi saranno anche individuate le prime 200 risorse tra operai e impiegati di Stellantis in Italia che saranno coinvolte sul fronte produttivo e gestionale. L'ulteriore incremento occupazionale sarà correlato alla salita produttiva dell'impianto. Dove necessario, sarà prevista una formazione specifica. Questo - spiega Stellantis - consente di progredire su tale iniziativa di rilievo per l'azienda: promuovere un modello di business sostenibile è un pilastro fondamentale nella strategia di decarbonizzazione dell'azienda che ha l'obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2038. È stato creato un project team dedicato al cui interno sono presenti professionalità e competenze specifiche derivanti da un bagaglio tecnico e da un'esperienza dei processi produttivi italiani ed in particolare di Mirafiori, ora messi al servizio dello sviluppo dell'economia circolare.
L'impianto inizierà a operare con tre attività principali che implementano la strategia delle 4 R (Reman/Rigenerare, Repair/Riparare, Reuse/Riutilizzare, Recycle/Riciclare): rigenerazione di componenti (Reman), cioè i componenti usati, usurati o difettosi vengono smontati, puliti e rigenerati secondo le specifiche Oem, stessa performance e garanzia come i ricambi originali, maggiore convenienza senza compromettere la qualità. L'obiettivo è prolungare la vita dei componenti (motori, cambi, batterie ad alto voltaggio) e offrire un'alternativa sostenibile e accessibile all'interno dell'offerta di ricambi Stellantis; ricondizionamento dei veicoli, per reimmettere i veicoli sul mercato dell'usato; smontaggio di veicoli a fine ciclo vita: il veicolo diventa una risorsa preziosa sia per il recupero di componenti originali in buone condizioni che per il recupero di materiali destinati al riciclo e a essere re-immessi nel ciclo produttivo. Tali attività - sottolinea Stellantis - dimostrano concretamente l'impegno dell'azienda a cambiare il suo modello di produzione e consumo passando da un'economia lineare, caratterizzata dall'approccio del 'produrre-consumare-buttar via', a quello dell'economia circolare che implica l'uso circolare di risorse e prodotti, per farli durare il più a lungo possibile, minimizzando così gli sprechi, riducendo la domanda di nuove materie prime, il consumo di energia e le emissioni.
La Circular Economy business unit, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nell'attuazione del piano strategico Dare Forward 2030, ha l'obiettivo di generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030, quadruplicando i ricavi derivanti dall'estensione della vita utile di componenti e incrementando di 10 volte, rispetto al 2021, i ricavi ottenuti dal riciclo.
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