Il termine esatto è retrofuturismo,
e definisce perfettamente nell'ambito delle auto l'uso di valori
e stilemi provenienti dal passato per creare però modelli che
guardano l'evoluzione del mobilità e del rapporto uomo-macchina.
"Lavorare nell'ambito del retrofuturismo - ha spiegato Gilles
Vidal, direttore del design del Gruppo Renault in un incontro
stampa nell'ambito del Salone di Parigi - significa trarrre dai
modelli del passato più amati, come le nostre 4L, R5 e Twingo,
quei segni e quei valori che hanno qualcosa di famigliare e che
creano simpatia e passione anche in coloro, che per essere più
giovani, non li hanno conosciuti".
Vidal ha ribadito che la 4 E-Tech Electric e la Concept
della futura Twingo E-Tech Electric "non sono retrò, ma sono
state disegnate "per coinvolgere i clienti nella sfera emotiva.
Questo perché è fondamentale - ha detto - che i potenziali
acquirenti di una elettrica vengano emozionati, andando oltre a
quegli aspetti funzionali su cui ci eravamo concentrati in
passato".
Facendo ricorso ad un modo di dire francese che ha un
significato inequivocabile - 'coup de coeur' - Vidal ha detto
che il cliente "deve provare, davanti alla sua futura Renault
elettrica, un colpo di fulmine immediato. E' la scintilla che
deve scattare prima di fare i ragionamenti sul prezzo e sulla
possibilità di acquistarle, che arriveranno in un secondo
tempo".
Il responsabile dello stile del Gruppo Renault, sollecitato
sul tema degli interni della Twingo- visto che la Concept è
esposta al Mondial de l'Auto con i vetri scuri e senza interni -
non ha fornito dettagli sulle soluzioni e il design
dell'abitacolo della piccola elettrica che entrerà in produzione
nel 2025.
Ma ha detto che "come abbiamo fatto con 5 E-Tech Electric e 4
E-Tech Electric, nella Twingo ci saranno quelle idee geniali che
appartenevano alla prima generazione e che, secondo noi, devono
essere presenti anche nelle attuali".
E' quanto è accaduto nella nuova 5 elettrica con "il cruscotto
rettangolare a scatola delle auto Anni '70 ora diventato un
display della stessa forma con grafiche pop disegnate
appositamente per la strumentazione. Ed anche per la plancia a
due livelli di fronte al passeggero" che rimanda alla prima R5.
Infine una conferma che deluderà probbilmente chi sperava che
l'accattivante (anzi seducente) design delle eredi della R5 e 4L
potesse arrivare sul mercato anche in versioni ibride, sistema
propulsivo che peraltro è 'centrale' nell'attuale produzione
Renault.
Vidal ha detto che 5 E-Tech Electric e 4 E-Tech Electric sono
costruite sulla piattaforma AmpR Small, che "ha permesso una
grande flessibilità nel disegno del corpo vettura e degli
interni" ma che è stata creata "per ospitare solo powertrain
elettrici".
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