Circa la metà dei bambini dell'Europa e dell'Asia centrale, cioè più di 92 milioni, è esposta a un'elevata frequenza di ondate di calore. Una quota doppia rispetto alla media globale. È quanto emerge da un'analisi dei dati relativi a 50 Paesi realizzata dall'Unicef ("Beat the heat: protecting children from heatwaves in Europe and Central Asia").
Negli ultimi anni, le ondate di calore in Europa e Asia centrale sono diventate più frequenti e non accennano a diminuire. L'Europa e l'Asia Centrale sono tra le aree del pianeta più colpite dal riscaldamento globale: "In tutta la regione, la frequenza delle ondate di calore è destinata ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni", spiega l'agenzia Onu.
"Secondo gli scenari più ottimistici di aumento della temperatura globale di 1,7 gradi Celsius, entro il 2050 tutti i bambini dell'Europa e dell'Asia centrale saranno esposti a un'elevata frequenza di ondate di calore, l'81% sarà esposto a un'elevata durata delle ondate di calore e il 28% sarà esposto a un'elevata gravità delle ondate di calore" In Italia nel 2020 erano 6,1 milioni i minorenni esposti a un'alta frequenza di ondate di calore, mentre nel 2050 saranno 8,7 in uno scenario a basse emissioni. Si allunga anche la durata dell'esposizione: se nel 2020 erano 7,2 milioni di minorenni esposti a una durata elevata, nel 2050 ne avremo 8,7 in uno scenario a basse emissioni.
"La moltitudine di implicazioni negative sulla salute attuale e futura di una percentuale così significativa di bambini della regione deve essere un catalizzatore per i governi che devono investire con urgenza in misure di mitigazione e adattamento", ha dichiarato Regina De Dominicis, direttore regionale dell'UNICEF per l'Europa e l'Asia centrale.
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