Il digiuno del Ramadan è
dannoso per i bimbi e le istituzioni non possono essere complici
quando questa pratica viene imposta dai genitori alla mensa
della scuola. È, in sintesi, il contenuto di una lettera che il
sindaco di Monfalcone (Gorizia), la leghista Anna Maria Cisint,
ha inviato al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara,
invitando a evitare che i più piccoli osservino la pratica.
"Nelle nostre scuole i bambini di famiglie islamiche vengono
esclusi dal consumo dei pasti nelle classi a tempo prolungato"
ed è "gravissimo" che sinora non si sia parlato di "tutela dei
minori" considerando "gli aspetti pedagogici, educativi e
sanitari ed il portato delle conseguenze e degli effetti di un
digiuno, che preclude di norma persino l'assunzione della
semplice acqua e che si protrae per un periodo così lungo".
Cisint - che se la prende con una pratica religiosa attiva da
1399 anni - parla di "ricerche affidabili" che evidenziano come
"forme di digiuno prolungato, anche intermittente, possono
incidere negativamente, specie sui più deboli, nel modificare le
quote dell'ormone della crescita, indebolire l'attenzione e
alimentare l'apatia".
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