- Il 57% degli italiani non rinuncia al presepe e ad una spesa media di 39 euro per l'abete green che sarà presente in 3,7 milioni di case. Con l'Immacolata scatta la corsa all'addobbo per l'87% degli italiani che portano avanti la tradizione dell'albero di Natale. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe' diffusa in occasione dell'8 dicembre che segna tradizionalmente il via alle feste con la preparazione dell'albero che si conferma l'usanza più gettonata.
L'albero vero, non quello in plastica quindi, troverà posto quest'anno in 3,7 milioni di case - rilevano Coldiretti/Ixe' -, per una spesa media per l'acquisto di 39 euro tra vivai, garden, mercati contadini e supermercati, seppur con grande variabilità a seconda di specie e dimensioni. Si va dai 20/30 euro per le piante più piccole fino ai 150 o addirittura 200 per le specie più alte. Le varietà principali in vendita sono l'Abete rosso e la Normandiana. L'albero naturale italiano concilia il rispetto della tradizione con quello dell'ambiente poiché è coltivato soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all'abbandono - rileva Coldiretti - e contribuiscono a migliorare l'assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l'erosione e gli incendi. Il consiglio al momento della scelta è quello di verificarne la certificazione presente sul cartellino, preferendo quelli di origine italiana, magari acquistati direttamente dai vivaisti.
In Italia la coltivazione dell'albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (province di Arezzo e Pistoia) ed in Veneto (specie nel Bellunese), precisa Coldiretti. Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio derivano per circa il 90% da coltivazioni vivaistiche mentre il restante 10% (cimali o punte di abete) dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di "sfolli", diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco.
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