Racconta 686 realtà, tra frantoi,
aziende agricole e oleifici, l'edizione 2024 della Guida agli
Extravergini curata da Slow Food Italia e presentata oggi a Roma
presso il Maxxi-Museo nazionale delle arti del XXI secolo. La
pubblicazione recensisce 1071 oli tra gli oltre 1300 assaggiati.
Nel volume cresce il numero delle aziende che certificano in
biologico l'intera filiera (483 oli certificati) e aumentano i
produttori (191 per 207 oli) che hanno aderito al Presidio Slow
Food degli Olivi secolari, il progetto che promuove il valore
ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico dell'olivo e
dei suoi prodotti, che tutela oliveti antichi, cultivar
autoctone e raggruppa produttori che non fanno ricorso a
fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici. Nella guida non
mancano riconoscimenti assegnati ogni anno dai curatori della
guida: la Chiocciola, che segnala le aziende (43) che si
distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi
(organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la
filosofia Slow Food, il Grande Olio (80), attribuito agli
extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal
punto di vista organolettico e "perché ben rispecchiano
territorio e cultivar" e il premio Grande Olio Slow (104), che
"aggiunge il riconoscimento dedicato alle pratiche agronomiche
sostenibili applicate. La Guida, sottolinea una nota, "cerca
anche di essere un invito a visitare le realtà per incontrare i
produttori e scoprire il patrimonio olivicolo e per questo
segnala le aziende che offrono ristorazione (102) e quelle con
possibilità di pernottamento (144). Tra le curiosità del volume,
provare a capire, uscendo dai confini nazionali, che cosa
succede nelle vicine zone del Canton Ticino, in Svizzera, e
della Slovenia. La pubblicazione attribuisce infine
riconoscimenti e menzioni speciali.
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