La prevenzione dei rischi
derivanti dallo svolgimento di attività lavorative in ambienti
ad alto rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori, con
focus per le lavorazioni vitivinicole, è stata al centro della
giornata conclusiva del progetto di prevenzione 'Confiniamo il
rischio'. L'iniziativa, realizzato da Inail Toscana,
Confagricoltura Toscana e Ufficio scolastico regionale Toscana,
si è svolta nel Castello di Nipozzano a Pelago (Firenze).
Il progetto, si spiega, ha visto il coinvolgimento attivo
degli studenti dell'Istituto Agrario di Firenze, che hanno
partecipato a sessioni formative teoriche ed esperienziali nelle
aziende Marchesi Frescobaldi. Grazie al 'simulatore Inail', i
ragazzi hanno potuto sperimentare in sicurezza i rischi degli
ambienti confinati, comprendendo l'importanza dei dispositivi di
protezione e delle corrette procedure operative. "In uno
scenario, come quello attuale, così mutevole da richiedere la
consapevolezza e conoscenza di rischi sempre nuovi, sicurezza
sul lavoro e investimento formativo, rappresentano un binomio
inscindibile, asset strategico del modello prevenzione", ha
detto Giovanni Contenti, direttore Inail Toscana.
Ernesto Pellecchia, direttore dell'ufficio scolastico
regionale ha sottolineato "la particolare importanza per i
nostri studenti, soprattutto per quelli che frequentano
indirizzi tecnico-professionali, di poter svolgere esperienze
dirette con e presso aziende, che operano in settori attinenti
col percorso di studi frequentato". Per Marco Neri, presidente
Confagricoltura Toscana, "la conoscenza e la prevenzione sono un
connubio dinamico e risolutivo per accrescere sicurezza e
ridurre gli infortuni. Si tratta sempre e comunque di essere
mentalmente aperti nel recepire le disposizioni e soprattutto
dobbiamo avere consapevolezza che ogni lavoratore deve essere
imprenditore di se stesso".
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