(di Giorgio Neri)
Calabria terra di amari.
Sono oltre 40, infatti, gli amari che vengono prodotti nella
regione, prodotti da aziende distribuite in tutta la regione.
Una storia basata sugli aromi, i profumi, le essenze ed i sapori
che sono alla base di un'offerta che si distingue sempre più per
qualità e versatilità, con una produzione che negli ultimi anni
é letteralmente esplosa.
Un prodotto che é stato celebrato in occasione della terza
edizione del concorso "AmaraCalabria", svoltosi al "Piro Piro"
di Reggio. Ad aggiudicarsi il primo premio sono stati Fortunato
Schiavone, di Pizzo, e Simone Stocco, di Lamezia Terme, entrambi
con un drink a base di "Amaro Monteleone", e Domenico La Manna,
di Palmi, con un mix in cui l'elemento principale é stato
l'"Amaro 1908". Alla manifestazione hanno partecipato 27 barman,
che a colpi di cocktail e drink, con estro e maestria si sono
sottoposti al giudizio di due giurie, una tecnica, composta da
esperti del settore, e l'altra 'social', di cui hanno fatto
parte alcuni noti influencer.
Base di ciascun drink gli amari prodotti in Calabria, tutti,
secondo gli esperti, "particolarmente buoni" e che sfruttano
l'immenso patrimonio di radici, erbe aromatiche, olii essenziali
e spezie di cui la regione è ricca. Una caratteristica ormai
consolidata e conosciuta sui mercati nazionali ed
internazionali.
Il nome che viene subito in mente, quando si parla di amari
calabresi, è quello dell'Amaro del Capo, che in estate é tra i
più venduti e consumati a livello nazionale. Risultato di una
ricetta che ha un secolo di vita e che é stata via via affinata
e perfezionata grazie all'esperienza dei mastri distillatori
della Caffo.
Ma in Calabria, all'Amaro del Capo, si affiancano tanti
altri prodotti che rappresentano la combinazione ed il sapiente
utilizzo di elementi naturali tipici della regione come
liquirizia, alloro, agrumi, come il bergamotto, che nasce
esclusivamente in provincia di Reggio Calabria. Ma per produrre
gli amari calabresi si fa un largo utilizzo anche di altri
elementi come pompelmo, limone ed erbe aromatiche come l'origano
e il rosmarino, cui si aggiungono in alcuni casi vaniglia,
assenzio, rabarbaro, genziana ed eucalipto. Ne deriva un
ventaglio infinito di possibilità, arricchito dall'origine
assolutamente spontanea dei prodotti di base. Un patrimonio
verde ricchissimo ed una diffusa biodiversità che fanno della
Calabria una terra d'eccellenza per la disponibilità di
ingredienti pregiati che, opportunamente dosati, in infusione,
fermentazione o distillazione, regalano amari di particolare
qualità, distinguendosi in profumati, speziati, leggeri o dolci,
seconde le materie prime utilizzate.
"Le nuove tendenze dei consumatori - dice Roberto Guarneri,
componente della giuria tecnica di AmaraCalabria - indicano che,
nel settore degli amari si registra ormai un ritorno ai
classici. Prodotti meno elaborati, meno costruiti, che esaltano
i singoli ingredienti. Ed il futuro, in questo senso, appare
sempre più roseo".
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