(di Maria Grazia Marilotti)
Un omaggio alla Sardegna e a
uno dei suoi dolci icona, la seada. Franco Pepe, miglior
pizzaiolo al mondo per il terzo anno consecutivo per The Best
Pizza Award, celebra l'Isola con una pizza brioche fritta che
profuma di mirto, limone, arancia. A dare carattere e ancora più
identità, il primo sale di pecora, il formaggio a pasta molle
tanto leggero quanto gustoso e dalle molte proprietà nutritive.
"La mia dolce Sardegna" debutta questa sera nello Spazio by
Franco Pepe inaugurato lo scorso anno all'interno del cinque
stelle 7Pines Resort Sardinia di Baja Sardinia, a due passi
dalla Costa Smeralda. Un debutto che diventa un test "per
valutare - spiega Pepe all'ANSA - se possa essere adatta a
entrare in carta". Una pizza dessert buona e sana creata
accostando ad arte alcuni ingredienti tipici della Sardegna,
gustoso ripieno per i suoi leggerissimi impasti ottenuti da un
personalissimo blend di farine '0 pepe'. Su tutto la sua arte
artigiana ereditata da una famiglia di panificatori da tre
generazioni, originaria di Caiazzo, nelle colline di Caserta.
Come tutte le pizze del suo menu anche la sua nuova creazione
è frutto di una cucina ricercata applicata alla pizza che guarda
alle ricchezze dei territori, racconta sentori e profumi di
boschi, campagne e del mare della Sardegna, ma anche sapienza e
tecnologia di questa terra che lui ha scelto come sua seconda
casa. "Mi sono ispirato con molto rispetto a questo dolce della
tradizione sarda, la seada, che ho potuto gustare e apprezzare e
con questo dolce-pizza ho voluto dare una mia personale lettura
in un incontro tra culture di due territori", spiega Pepe, che
negli anni ha innovato l'arte bianca con un'attenzione non solo
al gusto ma alla salute e al rispetto per l'ambiente. Tra le sue
misure anti spreco c'è l'utilizzo del 'dressing', su cui
intingere i pezzi di cornicione della pizza che rimangono sul
piatto.
Titolare a Caiazzo del rinomato Pepe in Grani, Franco
racconta: "Mio nonno Ciccio ha iniziato a fare il pane negli
anni '30, già negli anni '50 sfornava le prime pizze. Nel '61
mio padre ha aperto la prima pizzeria, mi hanno trasmesso una
passione che coltivo con un entusiasmo costante". L'omaggio
alla Sardegna? "È il mio modo per esprimere il mio amore verso
questa terra che mi ha così ben accolto. È molto stimolante
valorizzare attraverso la mia artigianalità i suoi prodotti.
L'obiettivo che mi sono posto quando ho accettato di trasferirmi
in Sardegna è scoprire il suo straordinario universo
gastronomico. E sono proprio i produttori - confessa - a darmi
gli stimoli e ispirare le pizze che richiamano questa terra".
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